lunedì 28 gennaio 2013

LA MANO-LA VECCHIERELLA-IL TEMPO


                                                          LA   PICCOLA  MANO


Guardo la piccola mano immota, la penna è ferma fra le dita, aspetta solo il comando cerebrale del mio pensiero, l'imput,...il via!

 Ecco, come un prodigio, la mia mano scorre, si muove lentamente da sinistra a destra, mentre le mie dita stringono la piccola penna.

 Scrivi,...scrivi, piccola penna mia le mie impressioni, scrivi dolci parole, tramuta i miei sterili pensieri in dolci poesie, permuta le mie malinconie e le mie lacerazioni mentali in dolci melodie! 

Graffia fogli su fogli come graffiti rupestri, incidi le mie parole nel presente.

 Vorrei che tu scrivessi solo parole d'amore, di sentimenti sconosciuti, di un dolce passato, di un tenero amore trascorso, di forti emozioni, tracciando volti tristi e lieti, di lacrime versate per amore e per dolore, mentre la mia mano imperterrita guida tutto ciò, il mio cuore palpita più che mai. 

Il mio cervello esulta, le mie parole s'infiammano e con l'ardore di un ragazzino, non vorrei mai smettere è come rincorrere una storia d'amore, in una storia infinita!

LA  MANO   ASPETTA  L'IMPUT  CEREBRALE


                                 
                                       LA VECCHIERELLA 


Son passato un dì davanti a una casa chiusa, dimenticata da anni.

La notai per lo stato di abbandono: porte mezze divelte, finestre semiaperte, vetri in frantumi, mura screpolate, il tetto cadente e l'erba incolta tutto intorno, eppure, anni addietro viveva in questa dimora un'anziana donna.

Cara vecchierella che te ne stavi sull'aia di casa, trascorrendo i pomeriggi estivi seduta su una vecchia sedia impagliata con i tuoi bei capelli bianchi raccolti sulla nuca.

 Il tuo viso era dolce dall'espressione bonaria, gli occhi profondi, anche se le tue rughe che solcavano il tuo volto racchiudevano chissà quale passato.

 Il sole baciava quella testolina canuta e candida, mentre lei parlava con le sue amiche sedute anche loro in circolo, raccontandosi liete novelle in sul calare del giorno.

 Io, la salutai, lei ricambiò il mio saluto gentilmente, gesticolando stancamente la piccola mano dalla pelle avvizzita come per dire addio! 

Ora, passando nuovamente dinnanzi alla sua casa vedo una vecchia finestrella con l'inferriata ormai arrugginita, mentre l'edera rampicante con le foglie rinsecchite dal gelo ne ha preso ormai possesso coprendone la facciata.

Chissà, pensai, oltre a quella finestra, dentro a quella stanza fra quelle quattro mura ormai umide e gelate, quanti ricordi trasudano, quanti ricordi l'anziana donna s'è portata via, quante gioie e dolori questa dimora allora germogliò, quanti sospiri, quante lacrime, quante risate, quanta felicità l'anziana donna consumò, eppure, anche lei non c'è più, mentre la vecchia dimora testimone del tempo continua a languire fra le intemperie, celando per sempre vecchi ricordi e vecchi segreti!

LA  VECCHIERELLA

                                                                        


                                                               IL TEMPO


IL  TEMPO  SCORRE

Le ore trascorrono, i giorni muoiono, i mesi si rincorrono, gli anni volano ed io non riesco a misurare il tempo!

 Il tempo mi scorre fra le dita, si dissolve tra i miei pensieri, incombe come un macigno sulla mia vita e su quella degli altri, purtroppo non posso fermarlo e nemmeno attenuarlo.

 Inizio a capire perchè il tempo è prezioso, ma, nello stesso momento è anche tiranno, dovrebbe essere il nostro alleato, eppure il tempo è come un tarlo che si insinua in noi bloccando i tuoi istinti, muta i tuoi sentimenti, i tuoi ragionamenti, provoca emozioni, cambia i periodi del tuo presente, costruisce episodi, è come un topolino, giro e rigiro su me stesso, tentando di percorrere stretti dedali e lunghi corridoi del nostro incedere per evitare il più possibile, il tortuoso cammino della nostra vita!


                            Nizza  Monferrato--willy--2013'

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