CAFFI--LOAZZOLO
SANTUARIO DEI CAFFI
E' la prima domenica di marzo!
Ho lasciato l'automobile in un sentiero di campagna, sono sulle colline del Monferrato, il mio orologio segna le quindici.
E' un bel pomeriggio, la temperatura è ideale e intraprendo la mia passeggiata sotto il sole tiepido.
M'incammino solitario sulla strada asfaltata verso una salita senza fine, c'è un cartello alla mia destra che indica il nome del paese è Loazzolo.
segnaletica per il Santuario |
Mi avvio lentamente con l'impermeabile sbottonato e il cappello in testa.
Noto, che la linea bianca di mezzaria è tratteggiata, tratteggiata come il mio vivere, frastagliati sono i periodi della mia esistenza, certe volte sono positivi e alcune volte negativi.
Il cielo è azzurro, terso, l'aria è fresca, solo una nuvola si muove lenta, lento è il mio incedere.
Cammino senza pensare, ma osservo, vedo alla mia destra e alla mia sinistra solo campagna dai colori ancora sfumati, brulli, marroncini, la stagione invernale sta finendo il suo "ciclo della bella addormentata", fra giorni i colori della natura saranno più vivaci, più belli e inebrianti.
campagna dai colori sfumati |
casolari sparsi nella valle |
galline che beccano |
casa con panni stesi |
C'è una curva, la supero e mi avvio verso la discesa, stavolta la linea bianca di mezzaria è continua, continuo è il mio passeggiare.
Inchiodato ad un palo c'è un cartello e leggo: divieto di caccia-zona faunistica.
cartello con divieto |
Altre colline s'intravedono in lontananza, i loro colori sono ancora invernali, però a quell'altura, sarà circa a 600mt d'altezza, alcune gemme stanno già spuntando sui rami, qualche fogliolina verde s'intravede.
Continuo a guardare, ad osservare, vedo spazi intorno a me, non spazi siderali e bui, ma spazi sotto la luce dei raggi solari marzolini; mi fermo davanti ad una grande quercia antica di anni, il tronco è molto largo, la sua corteccia è secca e piena di crepe, si sta staccando a tratti, ne stacco un pezzettino, è come se spezzassi un frammento della sua storia, della sua vita.
vecchia quercia |
Stupito, vedo accanto alla quercia un giovane "pino-marino sempreverde"con i rami deformati dal vento che spira dal mare, la pianta è molto giovane,
pino marino |
Intanto, l'aria sferza più forte sul mio viso, alzo il bavero dell'impermeabile per proteggermi il collo, l'aria è sempre più forte, fa stormire le foglie provocando un insieme di suoni melanconici, come lontane invocazioni.
Più in là, in alto a destra un nido di gazza sta appollaiato su un ramo di una pianta dal fusto molto alto, forse dimenticato, che svetta allarmato.
nido di gazza |