Un dì segnato dal fato di alcuni anni or sono, conobbi una vispa ragazzina di nome "Claudia" da un nostro fornitore.
Lavorava tra banchi di cablaggi e macchine da taglio cavi e di aggraffatura, in quel momento non ci feci caso alla persona, per me era un anonima e insignificante "girl", ma la sua loquacità era già una promessa!
Dopo un lasso di tempo me la ritrovai non dico tra i piedi, ma ad occupare un nuovo posto di lavoro in "Sylea" al C.Esp. Cavis e poi a spron battuto nell'ente "cicli e predistinte"!
Claudia la 2à a dx in 1à fila con i nuovi colleghi del C.E |
La ragazzina Claudia fece strada in breve tempo, un pò per la sua bravura e un pò per la sua esuberanza, da allora, l'esile figura subì un cambiamento repentino alla "Cenerentola", che da "girl insignificante" si trasformò non proprio in un "cigno" ma in tutta la sua beltà e splendore!
Ogni mattina, era la prima ad arrivare in ufficio in compagnia della "gattina Patty e della volpina Rosy" sue amiche, tutta in ghingheri e tirata a lucido, il suo look era uno sfolgorìo di colori, indossava abiti a colori intonati: "dal verde al rosso, dal blu al viola, dal lillà al grigio topo" e così via, 7 giorni su 7 i suoi pensieri erano nel guardaroba, battendo di tre lunghezze il titolo di una vecchia canzone di "Milva" intitolata : "4 vestiti di 4 colori", in confronto a te cara Claudia la "Milva è una poverella!"
Anche le unghie erano laccate al colore del vestito, i capelli erano tagliati corti alla "Carrè" di colore "biondo mesciato", occhi scuri e vivaci che tendevano sul verdolino su quel bel viso truccato ed imbellettato, la sua bellezza frizzantina risplendeva come non mai, come una giornata di primavera!
Il suo fisico era formoso d'oc con gli attributi anatomici al posto giusto, orpelli vari e bijou ornavano il suo bel corpo, erano belli e semplici, tra i quali, spiccavano: anelli, collane, braccialetti, orecchini, chi più ne ha più ne metta, oltre ai tatuaggi e occhiali all'intellettuale.
Il suo carattere era un pò nervosetto e scorbutichello, qualche volta dolce, la sua personalità era un pochino egocentrica, gli piaceva farsi notare ed essere adulata, come dire, eccomi qua, guardatemi, ammiratemi, ma non toccatemi, voleva essere al centro dell'attenzione.
I complimenti espressi dai colleghi nei suoi confronti la facevano felice e raggiante, alcune volte ti chiedeva: ti piaccio? si cara Claudia, sei bella, sei buona, hai un bel sedici e un bel davanzale, ma dei brutti piedi e lei ti diceva anche,..."grazie", sorridendo beata e contenta!
Quand'era di buon umore, specialmente se si trovava nel gruppetto delle sue amiche confidenti, la "gattina Patty e la volpina Rosy e l'amico del cuore Germa", allora fiato alle trombe "Turchetti", la Claudia diventava briosa, simpatica, esilarante, la battuta pronta a tono con chiunque, dal capo ufficio all'ultimo manutengolo, rasentando l'arroganza e la sfrontatezza senza rendersene conto!
Era ironica, scherzosa e provocatrice, urlava e gesticolava molto, mi sembrava di essere al mercato di Nizza M. al venerdì, mentre la sua parlantina a raffica, superava alla lunga il "ra-ta-ta della mitragliatrice"!
Presa singolarmente, era di carattere socievole, posata, sensibile, meno infantile, più donna e gradevole al dialogo, quando il suo umore era in cantina, diventava triste, il suo viso diveniva truce, rispondeva male, non diceva una parola per ore, scontrosa, la sua angoscia predominava.
Sul lavoro era dinamica, caparbia, tenace e volenterosa, attitudine al miglioramento, molto ordinata, tenendo sempre pulita la sua scrivania, adornando il suo terminale di pupazzetti e ninnoli, di matite colorate e disegnini vari che erano la sua specialità.
Quand'era in difficoltà col lavoro, chiedeva aiuto al sig.no "Marcuzzon", (Marco Ferraris),
il quale, gli correggeva le predistinte con un fiume di parole, bloccando il terminale invece di farlo funzionare, lasciandosi andare a vecchi ritornelli, ad ammuffite battutazze già sentite, condite e ritrite da vecchi paparazzi di zie, prozie e nonni pensionati, ritornando a sedersi tutto goduto e contento come un'infante!
M. Ferraris |
Cara Claudia, per il tuo futuro benevolo, so che ci lascerai per altri lidi fortunosi, occupandoti di un nuovo lavoro che è il tuo mondo, cioè, a far la "maestrina per i bimbi della scuola materna" che è il tuo ramo specifico per cui tu hai studiato e creduto!
Scuola Materna |
In questo settore, avrai maggior responsabilità verso quei bambini in tenera età e perciò, indirettamente la tua vita migliorerà in qualità e personalità, non so se tu te ne andrai senza rimpianti da questo ente, ma in futuro, ricordati di noi colleghi del "bel tempo che fu" e quando verso sera, dalla finestra osserverai il tramonto che si diffonde nel cielo,