LA SALA D' ATTESA
Un venerdì mattina alle ore 8 ero all'ospedale di Candiolo in prov. di Torino nella sala d'attesa n° 7 per una visita di controllo, prenotata da tempo.
Ospedale di Candiolo |
Dopo aver espletato alcuni esami, nel frattempo l'infermiera mi disse di attendere nella sala per essere chiamato in un secondo tempo, mi sono seduto su una delle sedie che facevano capolino con le altre distribuite lungo le pareti.
sala d'attesa |
Dopo un certo tempo ero attorniato da altri pazienti che, come me aspettavano di essere richiamati, l'attesa era abbastanza lunga e questo lo sapevo, l'infermiera di turno mi aveva avvisato come tutti gli altri che dovevamo aspettare in bel pò, intanto per far passare il tempo scrutavo il mio cellulare e di sottecchi osservavo i movimenti delle persone presenti.
C'era un uomo difronte a me, continuava imperterrito a digitare il suo cellulare mandando messaggi a tutto spiano, lo notavo per via del movimento veloce delle dita che premevano i tasti e per ultimo col dito medio premeva invio e con i suoi occhiali appiccicati sul naso proseguiva come se niente fosse il suo maneggio.
sala d'attesa |
Un'altro alla mia sx si era addormentato con la bocca aperta emettendo un sibilo, la testa reclinata sulle spalle e ogni tanto si svegliava emettendo un grugnito e guardava quà e là e poi con le mani intrecciate sul grembo si appisolava nuovamente.
sala d'attesa |
Sempre difronte, una bella ragazza dai capelli neri, lunghi, che gli cadevano sulle spalle con indosso una bella maglietta azzurra e un paio di jeans attillati, ai piedi calzava un bel paio di scarpe sportive bianche, per ingannare il tempo, controllava il cellulare, sorrideva e poi se lo metteva nella borsetta, accavallava le gambe e guardava in giro senza proferire parola ad alcuni.
sala d'attesa |
Alla mia dx un signore leggeva la documentazione e i risultati delle sue analisi mediche racchiusi in una cartellina verde, aveva svariati fogli in mano e con un tic nervoso li rimetteva nella custodia e poi la riapriva nuovamente sfogliandone il contenuto.
Dalla parte opposta, un tizio confabulava a bassa voce con la moglie credo, la quale dopo un pò si alzò dalla sedia per passeggiare e sgranchirsi le gambe nel corridoio attiguo intrattenendosi con le infermiere di passaggio per attingere informazioni.
corridoio con infermieri |
C'era un uomo che, come è arrivato si è seduto ed ha iniziato a fare domande alla vicina di posto parlando ad alta voce, raccontandogli le sue peripezie ospedaliere, la donna che le era accanto dopo un paio di sorrisi e cenni di testa, infastidita si alzò e si allontanò in corridoio.
sala d'attesa |
corridoio con infermiera |
Un paziente, stufo di aspettare si mise seduto con le sue lunghe gambe di traverso un pò stravaccato, barba incolta, capelli arruffati, età sulla settantina, stava con i piedi incrociati calzati da vecchi scarponi scoloriti e con aria annoiata e assonnata, volgeva lo sguardo distrattamente nella sala; accanto, due uomini parlottavano fra loro gesticolando e sorridendo come fossero due amici di vecchia data.
sala d'attesa |
parcheggio auto dell'ospedale |
Quello che voglio dire, è che le persone radunate in una piccola sala d'attesa di un' ospedale si notano, gente di tutti i ceti, proveniente da varie città e paesi della regione e altri da diversi luoghi d'Italia che si concentrano nelle varie sale d'attesa per sottoporsi a visite mediche ed avere di conseguenza delucidazioni e approfondimenti sulle analisi emesse dal medico secondo le loro patologie.
Un mondo di persone sconosciute che si studiano, si osservano, si confrontano, si guardano negli occhi senza parlare, senza sorridere, il silenzio regna nella sala d'attesa per un breve periodo, ma alla fine quando qualcuno inizia a rompere l'incantesimo parlando col vicino di sedia o di posto, allora si abbassano le barrire dell'isolamento momentaneo della mattinata facendo pian piano conoscenza, confidenze, nascono amicizie e ognuno di noi esce da quella sala d'attesa, tra dubbi e incognite, sperando in ognuno di noi di avere in mano un futuro positivo e un sorriso in più.
Ospedale di Candiolo CON SIMPATIA, WILLY NIZZA MONFERRATO--17-10-2023 |