lunedì 30 maggio 2022

LA VECCHIA MEGERA

 

                                                           LA  VECCHIA  MEGERA


In un paese del Monferrato, ai piedi di una collina c'è un grande palazzo massiccio,  costruito con tanto cemento, non si capisce se è un'abitazione normale o una villona di stile pacchiano, arzigogolata da tanti piccoli balconi sorrette da colonne cilindriche, le molteplice  finestre incastonate nelle mura perimetrali sono protette da tante inferriate, vista dall'esterno è una dimora senza senso, non ha stile architettonico, non ha una linea strutturale decifrabile è stata edificata un pò alla rinfusa, si può dire indefinibile.

Abitazione di stile pacchiano

In questo enorme edificio fino a qualche tempo fa, ci viveva una persona sola, una donna avanti negli anni,verso i 90, minuta, coriacea, il suo viso esprimeva la fisionomia pìù da  cane che da umana bellezza e la pelle della faccia e delle  braccia magre erano solcate da miriade di rughe che rispecchiavano il suo passato, capelli grigi, sbiaditi come i suoi occhi freddi, quasi glaciali, dal sorriso raro, non esprimeva cordialità.

I vicini di casa la detestavano per via del suo brutto carattere, arrogante, critica con tutti, specialmente con i parenti stretti, maleducata, di indole cattiva. 

Bisticciava con tutto il vicinato per futili motivi, dispettosa, curiosa, intrigante, una persona perfida, dalle promesse non mantenute per costruire un muretto di confine o una siepe, una rete divisoria o per completare una stradina privata di accesso, il giorno prima era d'accordo e il giorno dopo lo declinava e infatti, la "vecchia megera" era additata dai vicini con il sopranome di "strega cattiva" fino alla radice dei capelli, era ricca dicevano ma povera dentro, meno la vedevi e meglio era!

Era tutta nervi, magrolina, bassa di statura, sempre attiva durante il giorno, svolgeva lavori di giardinaggio, pulizia del selciato attorno alla casa con la ramazza, sul balcone stendeva i panni appena lavati e non solo, ma anche sacchetti e borse di plastica della spesa e sempre gli stessi non buttava via niente, risparmiava su tutto e parlando con qualche vicino, scoprivi  che risparmiava anche sulle bibite, bevendo acqua e zucchero diceva lei, rifiutava le brioche che per lei era uno spreco di soldi, solo il pane può sostituirle diceva, alla sera un brodino, al mattino un pò di tè, a pranzo un pò di verdura bollita e acqua a volontà e chissà quale altre leccornie ingurgitava, era ricca, non era la "fata turchina" come qualcuno credeva, ma una "vecchia strega cattiva".

Nella sua vita giovanile qualche uomo l'ha avuto, sposando il primo e dopo essere stata cornuta ha continuato con altri compagni che purtroppo sono deceduti  nel tempo non si è arresa mai di vivere senza un uomo gli sono sempre piaciuti così ammetteva e infatti alla veneranda età dei super 90anni ne aveva un'altro  conosciuto non so come molto più giovane di lei, ma lo faceva passare come se fosse un figlio, percìò anche bugiarda,  quest'ultimo gli si è appiccicato  per altri motivi, un giorno disse ad una vecchia conoscenza meglio avere un uomo come amico che una donna pettegola, ingombrante e invidiosa! 

La vita di questa "donna strega" vissuta per la maggiore parte sola ma consolata alternativamente negli anni da compagni improvvisati, conosciuti banalmente sulla via di "Damasco" tra agi, ricchezza, rispiarmatrice, odiata, contestata, alla fine della sua esistenza non ancora terminata è stata spedita in una casa di riposo in quattro quattr'otto, non più libera di frequentare la  sua sconcertante dimora, confinata  a vivere nell'oblio infinito degli ultimi anni che gli rimangono, nella solitudine più completa e chissà, se nei momenti lucidi della sua psiche, rimugina il suo passato trascorso non tanto idilliaco!


                  Con  un pò  di humour e simpatia --WILLY

                                       Nizza  Monferrato--30/05/2022


martedì 17 maggio 2022

L' UOMO DEL BALCONE

 

                                                L'UOMO  DEL  BALCONE


In un paese del Monferrato c'è un tizio che abita all'ultimo piano di una anonima palazzina che confina su una via principale della zona. 

L'uomo vive solo, vedovo, un pò solitario ma assai curioso ed è sempre appiccicato al suo amato balcone con  ringhiera addobbata da bellissimi vasi di fiori: non gerani o altri fiori, ma sempre petunie tutto l'anno...chissà perchè!

 Da quell'altezza la veduta spazia a 180°, perchè gli altri 180° sono coperti dal retro del suo alloggio e la vista da quel lato  si perde verso i campi limitrofi, perciò la vista ideale cade proprio sulla via principale. 

Palazzina anonima

Vasi di Petunie su ringhiera

Dal balcone l'uomo  può vedere, curiosare, vigilare, addocchiare su tutto ciò che capita e transita su quella strada. 

Lui è sempre lì, fisso su quella piattaforma rettangolare tutto il giorno come se fosse un palo inchiodato al pavimento, come una sentinella a vigilare e sfruttare l'occasione per sbirciare i movimenti e gli andirivieni dei passanti ignari.

 Rare volte, al mattino presto preleva l'auto dal box nascosto sul retro della palazzina per recarsi non so dove e in breve tempo ritornare e non uscire più dall'alloggio se non per sistemare la spazzatura ai bordi della strada, dove al mattino presto del giorno i netturbini vengono a prelevarla come di consueto. 
Bidone spazzat.


Oltre alla porta d'ingresso sul pianerottolo, sul balcone s'affaccia la portafinestra  della cucina e più in là, distante  qualche metro, è incastonata la finestra della camera da letto; i vetri sono coperti da semplici tendine  come ornamento ma sono complici del suo modo di fare, di comportarsi, di scrutare, di spiare senza farsi notare, nascondendosi alla vista altrui con un " vedo e non vedo", ma da lontano qualcuno nota la sua sagoma pizzicandolo senza che se ne accorga: lo sa solo lui cosa guarda! 

Il balcone per lui è una manna, come una seconda abitazione, gli manca solo il materasso per dormirci anche la notte! 

Lui è sempre lì ad eccezione delle pause di circa un'oretta per pranzare e cenare.

 Durante il giorno vivacchia su quel rettangolo sempre in pigiama, come un'abito ormai incollato alla sua pelle, raramente si veste in maniera normale. Indossa sempre dei vecchi pantaloni grigio scuri sbiaditi come lui, di quale stoffa non si sa, una maglietta grigio topo gli copre il busto, un golfino blu scuro come la notte è appoggiata sulle spalle, un berrettino nero con visiera sportiva lo ringiovanisce un pò, ai piedi un paio di vecchie  luride ciabatte incolore, mentre un paio di occhiali dalle lenti scure gli copre gli occhi cerulei da pesce lesso e da lontano quando lo vedi in piedi sul terrazzino, con le mani sulla ringhiera o seduto su una vecchia sedia sgangherata, mi sembra di vedere il "cieco di Sorrento" anche se è controvento, viene bene anche la rima e anche lì, dietro a quelle lenti scure, lui nasconde la sua caparbia, perfida curiosità. 

Il terrazzino confina con il  vicino di casa tramite una parete divisoria fatta in vetro smerigliato, ogni tanto si parlano, si salutano, si sorridono, si criticano, qualche volta bisticciano e non si parlano per giorni e così via, dipende tutto dal suo umore giornaliero, è  un uomo dal carattere introverso, un pò taciturno, enigmatico, raramente sorride, bugiardo anche, dispettoso pure, pettegolo sempre! 

Quando c'è gente sulla strada che lo saluta, lui dall'alto agita le mani e le braccia ricambiando, sorride, ma se c'è qualcuno che gli sta sui maroni si ritira anzitempo e sparisce dietro alle sue amate tendine " vedo e non  vedo" come testimone del tempo, è un vedovo che non ama la compagnia, è una figura imbarazzante, inquietante!

 Al mattino osserva il cielo, il tempo, controlla i vasi dei fiori innaffiandoli, da un'occhiata dalla parte del vicino salutandolo, scambiando qualche parola, parlando del più e del meno e poi tutto finisce lì.

 Rare volte la via principale è percorsa improvvisamente dal suono delle sirene dei mezzi dei vigili del fuoco o dall'ambulanza e quando si fermano nei pressi di qualche abitazione,

mezzo dei Vigili del Fuoco
lui udendo il trambusto, appare come la Madonna dall'alto del balcone e appoggiando le mani come artigli, a braccia tese sulla ringhiera, muove la testa a destra e a sinistra, su e giù, con frenesia ed eccitazione, scruta, controlla come una vecchia beghina ogni minimo movimento, curiosa a più non posso e si chiede, cosa mai sarà successo.

AMBULANZA

Lo spione confabula allarmato col vicino, muovendo le mani, il capo, la bocca, per ricostruire insieme l'accaduto, si agita costernato, si dimena e sembra che voglia spiccare un salto verso l'alto, per poi volteggiare sulle parallele come fanno gli sportivi. 

Certe volte è ridicolo e nello stesso tempo simpatico per il modo di comportarsi e di quel che dice. Quando gli parli di fatti accaduti di recente, oppure dei luoghi comuni, perchè non piove, non nevica, fa freddo fa caldo e tira vento, lui spalanca le braccia come cristo in croce e sconsolato ti risponde chi lo sa cosa può accadere e in dialetto ti dice: quest'anno non andiamo bene, tra pandemia, guerra in corso e l'economia che va in tilt ce l'abbiamo in quel posto, speriamo almeno nella salute e si guarda intorno con fare sospetto, abbassa la voce mettendo le mani alla bocca per non farsi sentire dal vicino e con dovizia di particolari ti parla di questo e di quello.

 Sembra abbia paura della sua ombra, un pò paranoico lo è, non ha amici visibili, ma nonostante ciò è al corrente di tanti fatti e misfatti chissà da chi li ha sentiti, forse da conoscenti di vecchia data.

 Ai suoi  vicini di casa da poca confidenza, solo poche parole e ritiro sistematico dietro alle tendine " vedo e non vedo". 

Alla sera, quando rientra dal balcone dopo cena, chiude tutte le tapparelle, anzi le spranga come se fossero portoni, non lascia filtrare un filo d'aria e senz'altro sprofonda stravolto sul divano per abbandonarsi ai programmi tv, addormentandosi improvvisamente. 

Chissà cosa frulla per la testa a quest' uomo, solo e curiosone, immerso anima e corpo nei suoi pensieri astratti.

 La vita che scorre inesorabile, il ricordo della moglie cara e premurosa... la sua inquietudine esistenziale viene stemperata da questa curiosità morbosa, un pò la sua proiezione mentale di una vita passata dietro le quinte, nelle retrovie della solitudine.

 Un pallino mentale che ha  è quello d'improvvisarsi sbandieratore non da Palio, ma da tifoso casalingo sfoggiando varie bandiere, sventolandole secondo le date o le stagioni.

In primis la bandiera del Milan, sua squadra del cuore,

Bandiera del Milan
da tifoso sinistroide, fissa alla ringhiera la bandiera rossa con falce e martello,
BANDIERA  ROSSA 

la bandiera del tricolore italiano l'espone per il primo Maggio, "festa dei Lavoratori"  e altrettanto il 2 Giugno "festa della Repubblica"
BANDIERA TRICOLORE

e per ultimo la bandierona della "Pace", auspicata da tutti
BANDIERA della  PACE

e la risultante finale "dell'uomo del balcone" dopo tutte le fatiche di "Ercole" , se ne sta seduto su quella sedia sgangherata tutto il giorno per riposare e curiosare  nascosto dalle lenti scure appiccicate sul naso e fissare all'infinito il vuoto davanti a lui.

                                                 
                                        Con  simpatia  e ironia,  WILLY
                                         Nizza  Monferrato---17/ Maggio/ 2022



sabato 14 maggio 2022

I MATRIMONI DELLA MIA FAMIGLIA

 

        MATRIMONIO  DEI  MIEI  GENITORI -  21 GENNAIO  1931-TORINO




LA SPOSA è ACCOMPAGNATA  ALL'ALTARE DAL  FRATELLO


VITTORIO  COLLI  TIBALDI--ONORINA  VALFRE'  DI  BONZO



GLI SPOSI ALL'USCITA DELLA CHIESA




GLI SPOSI SI AVVIANO AL LA VETTURA PER IL VIAGGIO DI NOZZE



  MATRIMONIO DI MIA SORELLA  ALBERTA-28 LUGLIO-1962-QUATTORDIO



LA SPOSA è ACCOMPAGNATA ALL'ALTARE DAL PADRE VITTORIO



IVO  TORTI--ALBERTA  COLLI  TIBALDI



GLI SPOSI--RITO DELL'ANELLO O FEDE NUZIALE



IL SALUTO DEGLI SPOSI



GLI SPOSI CON I RISPETTIVI GENITORI


GLI SPOSI CON I FAMILIARI E I PARENTI DI ALBERTA




GLI SPOSI A PRANZO CON I GENITORI



GLI SPOSI CON I PARENTI DI IVO a Sx a Dx di ALBERTA



A PRANZO- IO, ETA' 15 e  SORELLA LEOPOLDA  ETA' 14
 


         MATRIMONIO DI MIO FRATELLO GUIDO--10 MARZO-1963-TORINO



GUIDO COLLI TIBALDI--IOLE BELLOTTO



RITO DELL'ANELLO O FEDE NUZIALE


GLI SPOSI CON mia PADRE a Sx-mia MADRE a Dx




GLI SPOSI AL TAGLIO DELLA TORTA NUZIALE




MATRIMONIO DI MIA SORELLA  ADOLFINA-4 OTTOBRE-1969 -                             QUATTORDIO




FRANCO ZALLIO-ADOLFINA COLLI TIBALDI



MATRIMONIO DI MIA SORELLA LEOPOLDA-15 MARZO 1970-QUATTORDIO



 LA SPOSA è ACCOMPAGNATA  ALL'ALTARE  dal FRATELLO ANTONIO



GIORDANO BENASSI-LEOPOLDA COLLI TIBALDI



GLI SPOSI CON AMICI



GLI SPOSI CON GLI AMICI A PRANZO



                   MATRIMONIO DI ANTONIO E GRAZIANA-                                 27 LUGLIO 1974--ORE 15-NIZZA ONFERRATO


GENITORI DELLA SPOSA--MADDALENA FO--EUGENIO FRANCESCATO



TERESIO BARBERIS AUTISTA UFFICIALE DEGLI SPOSI



CHIESETTA MADONNA  DEL  BRICCO O DELLA NEVE-- DOVE CI  SIAMO SPOSATI 





        a Sx Testimone mio Fratello GUIDO a Dx  Testimone RENATO BARBERIS



UFFICIA LA S. MESSA DON BECCUTI



FOTO RICORDO--GLI SPOSI CON I TESTIMONI
   



FOTO  RICORDO



FOTO  RICORDO


CON I MIEI FAMILIARI



CON I PARENTI E GENITORI DELLA SPOSA


GLI SPOSI CON ALCUNI AMICI



GLI SPOSI AL TAGLIO DELLA TORTA NUZIALE



CON ALLEGRIA-TERESIO-LEOPOLDA-RENATO




    MATRIMONIO DI MIO FIGLIO ENRICO E AMBRA  A CREMA-                          7 SETTEMBRE-2014

                                           



ENRICO CON I GENITORI ANTONIO, GRAZIANA  E LA SORELLA CHIARA



LA SPOSA  AMBRA CON I GENITORI--ADRIANA CORTINOVIS E LUIGI SANGIOVANNI



LA SPOSA è ARRIVATA DAVANTI al DUOMO DI CREMA




DUOMO DI CREMA O CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA




LA SPOSA è ACCOMPAGNATA ALL'ALTARE dal PADRE GINO




LO SPOSO è ACCOMPAGNATO ALL'ALTARE dalla MADRE GRAZIANA




ENRICO COLLI TIBALDI--AMBRA CHIARA SANGIOVANNI




FOTO RICORDO DOPO LA S. MESSA




GLI SPOSI CON I RISPETTIVI GENITORI




LANCIO DEL RISO AGLI SPOSI




IL BACIO DI RITO




VILLA S. MICHELE A RIPALTA CREMASCA-(CR)




GLI SPOSI NEL GIARDINO DI VILLA S. MICHELE




GLI SPOSI CON GLI AMICI  COLLEGHI DELL'UNIVERSITA' DI PAVIA




GLI SPOSI a PRANZO




GLI SPOSI AL TAGLIO DELLA TORTA NUZIALE





GLI SPOSI ASSISTONO AI FUOCHI D'ARTIFICIO IN LORO ONORE



GLI SPOSI CON GLI AMICI DI NIZZA MONFERRATO




GLI SPOSI CON I RISPETTIVI GENITORI A FINE SERATA



           CON SIMPATIA, STIMA E AFFETTO, HO VOLUTO RICORDARE I BEI                                        MOMENTI LIETI  DELLA NOSTRA VITA.

                                  ANTONIO COLLI TIBALDI, WILLY--14/05/2022