domenica 16 dicembre 2018

UNA BIZZARRA DOMENICA DI OTTOBRE


                UNA  BIZZARRA  DOMENICA  DI  OTTOBRE


In un paesino del Monferrato, ho festeggiato in una domenica d'Ottobre la "Dea Vendemmia
" in compagnia della moglie e dei due figli più grandi.

 Pranzo ore 13, con tavolate apparecchiate al chiuso di un locale  con delle belle vetrate a vista, la massa dei partecipanti al banchetto popolare era straripante. 

Seduto al tavolo con la consorte e  figli e accanto altri commensali, il brusìo era tale che non si capiva una mazza nel parlare fra noi, infatti mio figlio Enrico era assai seccato e scocciato a stare in mezzo a tanta gente.

 Chi rideva, chi sfotteva, chi gridava a gran voce per chiamare e salutare gli amici e conoscenti, i parenti, chi urlava, chi gesticolava, mentre mia figlia Chiara e mia moglie, invece sembravano a loro agio, ero si un pò incazzato ma sono abituato alle feste popolari, specialmente quando frequento le festività del mio paese natio, (Quattordio) con gli amici. 

Il pranzo era iniziato con un menù composto dal formaggio Robiola condita con miele e mostarda, accompagnata da un'insalata di fagioli con tonno. 

Il primo piatto era fornito di tortellini in brodo, mentre il secondo c'era bollito misto con bagnetto ed infine il solito dessert di dolci, il tutto annaffiato con vini locali. 

Durante il pranzo tra il brusìo e il vocìo della gente presente in sala, il frastuono di per sè era assai assordante e come al solito le comunicazioni orali si perdevano nel vuoto.

sagra x festeggiare la Vendemmia 2018

Oltre al chiasso provocato dai commensali, si univa al nostro banchetto il suono di un'orchestrina improvvisata che ci accompagnava durante il pranzo, organizzata sul momento, a dire il vero, questo complessino era assai bizzarro.

 I personaggi suonatori non avevano divisa e  nemmeno il nome, forse era scritto sul cartellone d'ingresso ed io non ci avevo fatto caso.

  Assai incuriosito, mi son messo ad osservare gli strumentisti indaffarati mentre si esibivano. 

La "band musicale" era composta da individui  vestiti alla "casual "; il primo personaggio suonava il "flauto", era alto, magro, naso affilato con parrucchetta in testa, età sulla cinquantina, assomigliava ad un pinguino e con le sue dita lunghe e aguzze premeva i bottoni dello strumento come fossero tasti di una macchina da scrivere, le sue gote funzionavano come un palloncino con il ritmo di "gonfio e sgonfio" mentre i suoi occhi ruotavano da sx  a dx! 

Il secondo personaggio pizzicava la "fisarmonica", era un ometto anch'egli sulla cinquantina non tanto alto, non robusto, capelli grigi e stopposi, il suo viso aveva l'aria schifata con occhiali premuti sulla fronte, come se esprimesse la non volontà o voglia di suonare, lo specchio della sua faccia mi ricordava il volto di un certo Don, un prete delle Langhe a me noto! 

Il terzo  strumentista, era un'altro ometto  in piedi, sulla quarantina e tamburellava un medio "tamburo", aveva gli occhi slavati del colore grigio impoverito, un anonimo essere dallo sguardo assente e noncurante con addosso pantaloni jeans stropicciati e consumati dal colore incerto, capelli appena appiccicati in testa sempre più grigi , un pò così così' e suonava il tamburo solleticandolo con due bacchette magiche manovrate dalle sue mani da funambolo che come d'incanto sembravano che si muovessero da sole con ritmo cadenzato nonostante lui parlasse con gli amici e conoscenti di passaggio!

 Il quarto elemento suonatore a due gambe, invece soffiava la"tromba" strabuzzando gli occhi e gonfiando le gote a più non posso con mosse facciali da esperto mimo!

band musicale anonima

Il quinto uomo della "combriccola band", gonfiava le gote paonazze col suo "trombone" e sgranando i grandi occhi neri in un arco di 360° contraccambiava i saluti con  movimento facciale gli amici e conoscenti che transitavano presso di lui, la  capigliatura riccioluta di color ebano sembrava schiacciata in testa da una gran manata, anche lui cinquantenne.

 L'ultimo collega della band musicale si dimenava col suo "tromboncino" e seduto su una sedia sgangherata e con le gambe accavallate, mostrava ai piedi delle orrende scarpe da ginnastica, adornate da stringhe di colore verde. Capelli  lunghi e grigi come la polvere, erano legati dietro alla nuca a forma di coda di cavallo, l'età avanzata, mentre le gote si gonfiavano dallo sforzo per il gran fiato speso per lo strumento, il ritmo del suono era diverso e più intervallato a confronto con gli altri strumenti della band, era tutta una comica, come comica era la festa, chissà chi fossero, carneade chi erano gli strumentisti e nonostante tutto",... w la festa dedicata alla vendemmia, avvenuta in un bel paesino del nostro amato Monferrato..

                  
NIZZA  MONFERRATO-  16-OTTOBRE-2008'                             con un pò di humour e ironia--WILLY!