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CAMPO di GRANO con PAPAVERI e FIORDALISI |
Era una giornata stupenda, il cielo era terso, limpido, alcune nuvole lentamente veleggiavano verso lontani lidi, mentre le rondini garrivano felici tracciando con le loro piroette nel cielo le loro evoluzioni, mi pareva in quella magica parentesi di galleggiare leggero in un'altra dimensione.
Un giorno di Marzo o Aprile, ora non ricordo la data, percorrendo un bel viale alberato detto "Viale dei Sospiri", situato dalle mie parti, protetto da grandi platani secolari incastonati ai lati, sentivo il dolce stormir delle foglie provocato dal vento, il loro fruscìo all'unisono emanavano una nenia come un cantico d'altri tempi, che bel momento, che poesia c'era nell'aria, pensavo alla gioia che può provocare la bella natura quando vuole ed è questa la sua bellezza accompagnata dalla bellezza della solitudine.
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VIALE dei SOSPIRI
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Da ragazzo, d'estate, qualche volta passeggiavo in campagna accompagnato da qualche amica del cuore e sul far della sera sdraiati sull'erba guardavamo le stelle, il bel cielo stellato, la sua volta buia trapuntata da migliaia di stelle e rimanevo senza fiato nel contemplare la bellezza tagliente di quello spettacolo.
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Guardando le STELLE Sdraiati nel Campo
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Stelle che brillavano come tanti piccoli lumini sparsi nello spazio infinito, come se da lassù ti guardassero come punte di spilli talmente sono lontane dalla nostra vista e dalla nostra immaginazione, mentre la luna appariva nebulosa tra scure nuvole della sera.
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CIELO STELLATO
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LUNA NASCOSTA tra le NUVOLE
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In quel momento mi sentivo come un granello di sabbia sperduto nel deserto, la nostra mente umana non può concepire e capire la grandiosità e la maestosità che ci circonda, che lega l'uomo allo spazio e non per niente siamo figli delle stelle e mentre l'analisi del mio pensiero si esauriva, ecco che nel frattempo, in lontananza nell'aria si percepiva il gracidare delle rane proveniente da un ruscello nelle vicinanze, mentre le lucciole erravano quà e là con i loro addomi fosforescenti tra siepi ed arbusti e nel finire un concerto di grilli echeggiava con il loro frinire a non finire nel buio della notte ed in quel momento lieto, ero felice di stare in mezzo a tanta bellezza!
Un giorno con la mia amata bici, dopo aver percorso alcuni km con grandi pedalate, mi fermai in collina par riposarmi un pochino e seduto su un terrapieno osservavo giù nella valle in lontananza vecchi casolari sperduti nelle campagne.
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OSSERVANDO dalla COLLINA
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Sentivo di tanto in tanto l'abbaiare di un cane, il canto di un gallo, il raglio di un asino, guardavo il veloce passare delle bianche nuvole, il volo degli uccelli, il loro dolce planare su siepi e alberi e in alto nel cielo udivo il rombo di un aereo.
Una volta andai a pescare in riva al fiume Tanaro e mentre ero intento a tendere la canna da pesca, vedevo il lento scorrere del fiume, la sua corrente trascinava l'acqua dolcemente, tutto intorno a me c'era un gran verde, ricco di alberi e arbusti, non si sentiva volare una mosca, ma solo lo sciabordìo dell'acqua che s'infrangeva sui ciottoli della sponda: che calma che quiete e seduto sulla riva del fiume, assaporavo la tranquillità interiore in me, il mio phatos era in simbiosi con la natura e la solitudine del momento.
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PESCATORE |
Un giorno di Novembre, autunno ormai avanzato, passeggiando nei pressi di un grande bosco il mio sguardo era attirato dal cadere lento delle foglie e cadendo pitturavano i sentieri in soffici tappeti, il sole in quel giorno era ancora caldo e il cielo limpido, mentre quelle rimanenti sulle piante erano piene di luce d'oro e rame.
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BOSCO in AUTUNNO
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Durante la stagione invernale mi piaceva vedere i fiocchi di neve che cadevano candidi come una manna dal cielo in una danza morbida e lieve mulinando nell'aria posandosi al suolo imbiancandolo formando un tappeto soffice e morbido come il vello di un agnello appena nato.
Questa è la forza della natura e in questo frangente mi piacerebbe una volta tanto rinchiudermi in una baita di montagna circondata da tanta neve e con accanto una bella pila di libri da leggere, questa è la bellezza della natura e solitudine, (sarebbe il mio sogno!)
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BAITA INNEVATA |
In questi frammenti e in questi episodi di vita, i miei pensieri, i miei sogni e i miei amori vissuti durante le stagioni che ho descritto, pensavo non con rammarico ma con lucidità al tempo che passa e accorcia la nostra vita, mentre esitante si avvicina il futuro, il presente s'invola come saetta, eternamente rimane muto il passato ed ognuno di noi che ha vissuto una storia è in verità testimone del tempo, vita della memoria e maestra di vita!
Colli Tibaldi Willy_
Nizza Monferrato 2019'