lunedì 28 gennaio 2013

LA MANO-LA VECCHIERELLA-IL TEMPO


                                                          LA   PICCOLA  MANO


Guardo la piccola mano immota, la penna è ferma fra le dita, aspetta solo il comando cerebrale del mio pensiero, l'imput,...il via!

 Ecco, come un prodigio, la mia mano scorre, si muove lentamente da sinistra a destra, mentre le mie dita stringono la piccola penna.

 Scrivi,...scrivi, piccola penna mia le mie impressioni, scrivi dolci parole, tramuta i miei sterili pensieri in dolci poesie, permuta le mie malinconie e le mie lacerazioni mentali in dolci melodie! 

Graffia fogli su fogli come graffiti rupestri, incidi le mie parole nel presente.

 Vorrei che tu scrivessi solo parole d'amore, di sentimenti sconosciuti, di un dolce passato, di un tenero amore trascorso, di forti emozioni, tracciando volti tristi e lieti, di lacrime versate per amore e per dolore, mentre la mia mano imperterrita guida tutto ciò, il mio cuore palpita più che mai. 

Il mio cervello esulta, le mie parole s'infiammano e con l'ardore di un ragazzino, non vorrei mai smettere è come rincorrere una storia d'amore, in una storia infinita!

LA  MANO   ASPETTA  L'IMPUT  CEREBRALE


                                 
                                       LA VECCHIERELLA 


Son passato un dì davanti a una casa chiusa, dimenticata da anni.

La notai per lo stato di abbandono: porte mezze divelte, finestre semiaperte, vetri in frantumi, mura screpolate, il tetto cadente e l'erba incolta tutto intorno, eppure, anni addietro viveva in questa dimora un'anziana donna.

Cara vecchierella che te ne stavi sull'aia di casa, trascorrendo i pomeriggi estivi seduta su una vecchia sedia impagliata con i tuoi bei capelli bianchi raccolti sulla nuca.

 Il tuo viso era dolce dall'espressione bonaria, gli occhi profondi, anche se le tue rughe che solcavano il tuo volto racchiudevano chissà quale passato.

 Il sole baciava quella testolina canuta e candida, mentre lei parlava con le sue amiche sedute anche loro in circolo, raccontandosi liete novelle in sul calare del giorno.

 Io, la salutai, lei ricambiò il mio saluto gentilmente, gesticolando stancamente la piccola mano dalla pelle avvizzita come per dire addio! 

Ora, passando nuovamente dinnanzi alla sua casa vedo una vecchia finestrella con l'inferriata ormai arrugginita, mentre l'edera rampicante con le foglie rinsecchite dal gelo ne ha preso ormai possesso coprendone la facciata.

Chissà, pensai, oltre a quella finestra, dentro a quella stanza fra quelle quattro mura ormai umide e gelate, quanti ricordi trasudano, quanti ricordi l'anziana donna s'è portata via, quante gioie e dolori questa dimora allora germogliò, quanti sospiri, quante lacrime, quante risate, quanta felicità l'anziana donna consumò, eppure, anche lei non c'è più, mentre la vecchia dimora testimone del tempo continua a languire fra le intemperie, celando per sempre vecchi ricordi e vecchi segreti!

LA  VECCHIERELLA

                                                                        


                                                               IL TEMPO


IL  TEMPO  SCORRE

Le ore trascorrono, i giorni muoiono, i mesi si rincorrono, gli anni volano ed io non riesco a misurare il tempo!

 Il tempo mi scorre fra le dita, si dissolve tra i miei pensieri, incombe come un macigno sulla mia vita e su quella degli altri, purtroppo non posso fermarlo e nemmeno attenuarlo.

 Inizio a capire perchè il tempo è prezioso, ma, nello stesso momento è anche tiranno, dovrebbe essere il nostro alleato, eppure il tempo è come un tarlo che si insinua in noi bloccando i tuoi istinti, muta i tuoi sentimenti, i tuoi ragionamenti, provoca emozioni, cambia i periodi del tuo presente, costruisce episodi, è come un topolino, giro e rigiro su me stesso, tentando di percorrere stretti dedali e lunghi corridoi del nostro incedere per evitare il più possibile, il tortuoso cammino della nostra vita!


                            Nizza  Monferrato--willy--2013'

domenica 27 gennaio 2013

RICORDANDO "L'AMICO A QUATTRO ZAMPE"

                                                         Il  NOSTRO  GATTINO


Sognai la tua morte e la morte avvenne. 
Ti ghermì di sabato sul calare di una nebbia serale. 
Ti trovò senza vita, così all'improvviso sull'umido asfalto la tua padroncina, ti raccolse pietosamente e senza proferir parola ma con le lacrime agli occhi, ti portò per l'ultima volta nella nostra dimora!  
Dove tu sei nato, sei cresciuto e coccolato e in sei mesi la tua presenza finì tragicamente!  Caro amico a quattro zampe tu ci rallegravi con  le tue piroette, le tue fusa ad ogni nostra carezza, rasserenavi il nostro sonno dormendo ai piedi del nostro letto.

     IL MIO GATTINO
 Al mattino presto ci svegliavi col tuo flebile miagolio ed io accarezzandoti, mi regalavi il tuo melodico ron...ron...ron!
 Che bel pelo avevi, che bella testolina, com'eri docile e affettuoso, com'eri giocherellone! 
Io, allora, mi alzavo e tu con gioia  mi seguivi in cucina intuendo già di gustare prelibati bocconcini!
Domani ti seppelliremo nel giardino sotto il pino, il tuo caro pino, sul quale tu  caro bricconcello ti arrampicavi per affilare le tue unghioline delle zampe anteriori. Tutti insieme ti ricorderemo mentre la commozione ci pervade, le nostre lacrime bagneranno l'umida terra!
Giovane gattino, culla della nostra infanzia, gioia dei nostri figli, spensieratezza di noi adulti, la tua vita è stata breve caro amico a quattro zampe riposa in pace,...perchè, anche tu hai un'anima!

                                  Nizza Monferrato--willy--2013'


mercoledì 23 gennaio 2013

PENSIERO IN ALTITUDINE

                                         PENSIERO IN ALTITUDINE


Sono in collina, in periferia di Nizza Monferrato, sono in macchina, mi fermo, scendo e mi avvio per vedere dalla "Cima Bricco" che effetto fa con la neve, ammirare il panorama invernale!

vista  panoramica  invernale

Per fare presto, mi inoltrai in mezzo ad una vigna, percorrendo il più possibile piccole scorciatoie, arrivando a fatica alla "Chiesetta Madonna della Nevementre i miei stivali affondavano nel manto nevoso, frenando il mio incedere. 

Chiesetta  Madonna  della Neve

Quattro cipressi circondano l'antica chiesa, mentre lo spiazzo è ornato da una vecchia siepe, il bianco mantello nevoso copriva la valle, intorno a me il silenzio invernale aleggiava!
 
vista anteriore

Guardai lontano ed in lontananza vedevo volare alcuni uccelli neri, sentivo voci lontane che echeggiavano da casolari sparsi nella campagna, il mio osservare andava oltre, in cima ad altre colline, piccole frazioni arroccate quà e là, sembravano piccoli presepi, abbassando lo sguardo verso la ripida discesa che si presentava dinnanzi a me, poche vigne e pochi alberi neri erano addormentati nel letargo invernale.

panoramica invernale

L'aria è frizzantina, mi rinfresca le membra, la piccola chiesetta ormai familiare è alle mie spalle, familiare come il mio matrimonio celebrato anni fa, fra queste quattro mura, dolce ricordo di un tenero passato che non torna più! 

Sposi nel 1974 del  27 Luglio-ore 15

C'è uno spazio tra la siepe e s'intravede il panorama della mia città con tutti i suoi tetti appiccicati l'uno all'altro come tante tavolette di legno.

vista  panoramica

 Cinque siringhe per drogati sono lì a terra, cinque vite che si spezzeranno, cinque vittime future e sembrano lasciate lì apposta per i posteri come monito alle future generazioni di stare in guardia, di non finire a terra in un angolo del mondo, dimenticati come una siringa.

siringhe per drogati


Il sole sta calando, inizia lentamente il tramonto, inondando di luce rossastra altre colline, altri crinali e ritornando lentamente lungo il piccolo sentiero, appoggio la mano sulla ringhiera di legno, quella antica ringhiera che anni fa mi appoggiai per arrivare felice alla chiesa, pieno di entusiasmo per sposarmi.

 Allora salivo quei gradini per un qualcosa di più grande di me, mentre ora li ridiscendo per un qualcosa di più piccolo  di me e riattraversando la vigna, ritorno turbato verso casa!

                                  

                              Nizza Monferrato--Willy--2013'


                                                      




                                                     

lunedì 21 gennaio 2013

-UNA DOMENICA SOLITARIA

                                         UNA DOMENICA SOLITARIA

Il meriggio solare di una domenica di Maggio, mi portò come al solito, a camminare per vie agreste e solitarie. 

Mentre percorrevo l'antica strada su per la china in solitudine, notavo, che non riuscivo a vederne la sommità. 

Più salivo e più mi sembrava che l'orizzonte, infinito paesaggio che si stagliava verso il cielo, non finisse mai e mentre continuavo il mio incedere con passo lento e misurato, il mio sguardo cadeva sul volare di una gazza-ladra, volatile dal bel piumaggio colorato, colori naturali che risaltavano contro il cielo azzurro.


il planare della gazza-ladra


L'aria era frizzante, osservai il suo planare, si fermò in fondo alla valle, si posò su un cespuglio dove il suo compagno l'aspettava fermo e immobile; felici si guardarono e scambiandosi il loro linguaggio, spiccarono il volo entrambi verso remoti spazi di libertà!



la coppia di gazza ladra


volare verso remoti spazi


Arrivato in cima alla collina, il panorama dinnanzi a me si presentò, e avviandomi con passo spedito, mi inoltrai verso altri sentieri. 

Vedevo intorno a me, pioppeti, campi seminati, prati incolti, alberi con le prime foglie primaverili, alla mia sinistra scorreva un piccolo Rio perenne, con tanti vecchi alberi che contengono centinaia di anni, di storie, pensa a tutto quello che questi antichi alberi hanno visto, sentito e tutti i segreti che hanno dentro, incastonati sugli argini che stanno lì a far da guardia come vecchi gendarmi alla storia del passato e del presente.

campi seminati e alberi di diversa specie
vecchi alberi deformi

Alcuni tronchi erano rinsecchiti da tempo, i loro rami ormai erano privi di foglie, sembravano vecchi mostri deformi, pendevano verso terra, come se volessero scusarsi del loro stato comatoso,... pensoso e assorto, percorrevo vie campestri ormai familiari,... sbucando improvvisamente sulla statale "Incisa-Nizza",... mentre in lontananza udivo un rullare di tamburi!



                                                       Nizza Monferrato--Willy-- 2013'

FIGURINE FERRERO-TESTIMONIANZA



Un caro ricordo sulle figurine Ferrero


Più di 50 anni fa, nel mio paesello natìo di nome Quattordio, in una piccola bottega in  via Mazzini, gestita da un certo sig. “Pìpìn Managiu”, così chiamato, oltre a vendere beni alimentari, aveva sul bancone d’entrata, esposta in bella vista una piccola e bella scatola di cartone col coperchio rialzato, contenente i famosi  “cioccolatini o cremini della Ferrero”, ben disposti e ordinati, rivestiti di carta stagnola giallognola, con incollate le figurine che riguardavano “L’epopea Garibaldina”!

EPOPEA GARIBALDINA

Io, ne ero attratto e ne acquistavo una decina alla volta, non tanto per ghiottoneria, ma per il mio “mito, Giuseppe Garibaldi”, il grande “Eroe dei due mondi”, che con le sue intrepide imprese militari, riuscì, a unificare l’Italia! 

Non vedevo l’ora di completare l’album e i doppioni che mi rimanevano, li scambiavo con quelli degli amici.

 Quel negozietto di via Mazzini, da bambino, è sempre rimasto nel cuore, perchè, era  “il cantuccio dei miei  sogni”, ed era l’unico dove potevo far incetta di queste care immagini rappresentative e fantasticando, mi immedesimavo in quelle gesta garibaldine, straordinarie!

Inoltre in quegli anni, altre serie di figurine erano in circolazione, tra  le quali spiccavano: Caccia Grossa, Caccia Subacquea, Epopea Indiana,
 La Conquista dell’Universo, Invenzioni e Scoperte, Parata Disney” che 
facevano parte del “collage-figurine Ferrero” e tante altre.

CACCIA GROSSA

CACCIA SUBACQUEA

 
CONQUISTA DELL'UNIVERSO



Dall'edicolante del paese acquistavo anche le figurine dei calciatori in bustine, tifavo per le squadre nelle quali i giocatori indossavano le maglie di colore bianconere, rimanendo però un fedele e moderato sostenitore iuventino.
 

IUVENTUS--1966/67
 
MILAN -- NAPOLI--1966/67


Col trascorrere del tempo e ripetuti traslochi, questi album non sono più in mio possesso, non esistono  più, li ho persi di vista,...come si dice,... li ho persi per strada! 

Mi dispiace e mI rammarico e con nostalgia e romanticismo, il rimembrare di quegli anni lieti  e spensierati, saranno sempre nella mia memoria e
 nel mio cuore!!



ps.questa testimonianza la trovate sull'album(Ferrero Alba) per collezionisti dal titolo "Un mondo di figurine dal 1946-1970" a pag.32-(ricordi e testimonianze



Colli Tibaldi Antonio,  Willy  
Nizza Monferrato – Gennaio/ 2008










 

domenica 20 gennaio 2013

FESTA DELLA LEVA-1947'-'

 FILASTROCCA  DELLA  LEVA

Allontani già il giornale,
non vedi più la cruna,
non tremare, son 75anni.
Son arrivati piano piano
con la nuora e il nipotino
con nei volti la tristezza
nel ricordar la giovinezza.
I primi dieci, solo ricordo,
ma i venti sono lì,
tangibili, belli, quasi vicini
noi già adulti, ancora bambini
cantando volare, la prima Tv,
Tortora, Mike Bongiorno, 
lo Stelvio di Coppi e Bartali,
Giro d'Italia di Gimondi e Merckx,
e sabato insieme al cine 
a vedere i baci senza fine della Gardner, 
della Bardot, della Hepburn e della Taylor,
e noi nel buio, piano piano
con un sospiro a cercare la mano.
Si dice che Sessanta è culmine di maturità,
che si ha tanta saggezza,
ma che dire della giovinezza?
Scale di corsa, notti senza letto,
la vespa, la cinquecento, il twist,
lo shake, ora c'è pane, ma i denti?
Meglio di certo averne venti!
Ma non disperiamo!
Si può ricominciar adesso
l'altra vita, seconda metà,
abusando della maturità,
senza paure del futuro,
come la Loren e Celentano,
dimostrando alla società
quante è grande la capacità
acquisita e guadagnata,
e nel volto ci sarà un sorriso
di chi ha trovato un Paradiso,
e ricordiamoci che:
Un uomo può aver vissuto
5 volte 20 anni,
senza dei 100 sentirne gli affanni!

                           Un 75 enne------WILLY!!  25/8/2022

                          






Cari amici e cari coetanei, oggi 11 Novembre 2012', siamo qui riuniti per festeggiare il 65° Anniversario della nostra Leva e trascorrere con voi una lieta giornata.


 Ogni 5 anni c’incontriamo sul piazzale della Chiesa S. Pietro del nostro paese e assistere alla S. Messa delle ore 11 in nostro onore e ritrovandoci subito dopo al (Ristorante “Roma” di Viarigi), per concludere in bellezza la nostra festa, raccontandoci aneddoti, fatti, pregi, difetti, avventure e dicerie di ogni genere, condite con tutte le problematiche degli anni trascorsi e attuali.


Leva del 47- sfilando per le vie del paese

Ogni volta che ci riuniamo, speriamo sempre di essere in buona salute e con ironia si dice (sani e salvi!), senza che nessuno manchi all’appello definitivo!
 

 Con franchezza e semplicità debbo confessarvi che ritrovarsi è come riunire una famiglia, una famiglia semplice, schietta, senza fronzoli, con voi si respira ancora l’aria di un’amicizia antica, mai interrotta che con il mutare frenetico della nostra società, le nuove generazioni non sono più in grado (sperando non tutti!) di assimilare i concetti basilari delle regole di vita: dai valori morali a quelli religiosi, alla buona educazione e così via, purtroppo, tutto ciò si sta perdendo.


Leva del 47 con i rispettivi familiari

Nell’arco dei nostri 65anni (non mi sembra vero di essere arrivato
così in fretta a questa verde età!), il tempo è  nemico del nostro presente, accorcia il nostro futuro, le ore fuggono, i giorni muoiono, i mesi trascorrono, gli anni volano,  ecco che in un baleno i nostri 65anni sonno arrivati! 

In fin dei conti non ci lamentiamo, perché nella nostra vita ci accompagnano i ricordi d’infanzia, di gioventù, i bei giorni del tempo che fu, trascorsi fra giochi e avventure, tra lazzi e schiamazzi, tra divertimenti diurni e notturni! 

La memoria ci riporta tra i banchi dell’asilo infantile, tra i banchi della scuola elementare, alle feste del paese, i bianchi natali con neve e l’odore del muschio per addobbare i presepi, il suono delle campane, le funzioni religiose servite da chierichetto, scherzi vari, ricordi spensierati belli e brutti, chi più ne ha più ne metta.


Leva del 47 con qualcuno in + o in meno

Fra tutti i coscritti della leva, il sottoscritto è più legato ad alcuni compagni di scaramucce adolescenziali, tra i quali ricordo: Renato Barberis, Guido Cordero, Elio Fracchia, Gianni Tedeschi, Andrea Bucciol, Walter Bigliani, Oreste Pozzi, Alberto Malfatto e soprattutto
Gianpaolo Calligaris, mio vicino di casa, anzi di cortile, dirimpettaio ai piani superiori del palazzo Sanfront, sulle cui gradinate raccontavamo ai piccoli amici, storie fantasiose . 

Senza offendere nessuno, conosco solo di vista, alcuni e alcune di voi, avendo scambiato qualche saluto o qualche battuta, mentre  come colleghe di lavoro alla “Cavis”, fra di loro ci sono: Isabella Milano, Gesuina Diana e Minni Bongiovanni! 

Con la memoria che vaga a ritroso nei meandri dei ricordi del passato trascorso a Quattordio, io vi ringrazio di aver vissuto accanto a voi i primi anni della mia vita, nella spensieratezza della nostra gioventù sia da bambino che da adulto, nella buona e cattiva sorte e ricordando a tutti voi, che i nostri 65anni sono un traguardo importante, pensando che valga la pena di condividere con i propri  amici, compagni e coetanei, che con un solo aggettivo, si chiamano “Coscritti della Leva 1947’”, perciò vi auguro e ci auguriamo di ritrovarci fra 5anni, cioè a 70anni suonati nel 2017’ in buona salute, sani e salvi, vivi e vegeti!


Leva del 47 in Chiesa con Dario Mottura


COSCRITTI DELLA LEVA 1947--NOVEMBRE 2012'--QUATTORDIO


con affetto e stima Colli Tibaldi Antonio-WILLY

Nizza Monferrato--2013


DA  SX  A  DX--1à  Fila:


CALLIGARIS GIAMPAOLO-BATTISTELLA GIANCARLO-CENA MARIANGELA-FERRERO MARIUCCIA-DIANA GESUINA-BONGIOVANNI STEFANIA-DECAROLIS MARIA


DA  SX  A  DX--2à  Fila:


TEDESCHI GIANNI-BARBERIS RENATO-FRACCHIA ELIO-MILANO ISABELLA-MORETTI ENZO-CORDERO GUIDO-DONA' ARCANGELO


DA  SX  A  DX--3à Fila:


CHIES RENZO-MAZZEI GIUSEPPE-BUCCIOL ANDREA-COLLI TIBALDI ANTONIO-


DA  SX  A  DX--4à  Fila:


MALFATTO ALBERTO-FIGINI FRANCO-PEDERZANI CARLO-MAGGIORA-TESTORE FRANCO

                                        W  LA  LEVA  1947’

                                       









-(AL CAMPOSANTO)

                                               AL CAMPOSANTO



Apro il cancelletto del camposanto con timore riverente
, come al solito, ogni sabato mattina verso mezzogiorno, faccio visita ai miei genitori che sono sepolti nel cimitero di Quattordio.

 Entro, davanti a me il solito prato non più erboso, stamane è coperto da una coltre di neve è la neve caduta nei giorni scorsi e giace lì come un manto bianco, e sta a indicare che i defunti ormai riposano da tempo e sono indenni dai mali terreni, come se le loro anime fossero terse e mondate da ogni peccato. 

Si respira un'aria fresca, frizzantina, mattutina, mi sento rincuorato, calmo, sono sereno come non mai, anzi, questo silenzio e il biancore che illumina il cortile del camposanto e tutto l'ambiente, mi invita a far visita ai nostri cari defunti. 

In fondo al cortile c'è una grande croce, una croce di legno, cioè il nostro simbolo religioso che sta a significare che in terra la vita è irta di ostacoli, mentre la morte porta la pace e la serenità nell'aldilà.

CAMPOSANTO DI QUATTORDIO

 Il mio sguardo spazia da sinistra a destra, dove corridoi di lapidi serpeggiano tra molteplici cappelle.
 
altre  cappelle
 
altre  cappelle

Guido il mio passo a sinistra, dove ci sono le lapidi con l'effige di mia Madre e di mio Padre, mi fermo e guardo all'insù, perchè i loculi sono fissati a mezza altezza.
 I miei occhi si fissano sulla foto di mio Padre dal viso bonario e serioso, più lo guardo e più non lo ricordo quand'era in vita, la sua fisionomia, i suoi gesti e le sue espressioni mi sfuggono.

 Allora ero giovane e non ero conscio dell'affetto familiare a cui ero soggetto, ormai sono lontani ricordi caro Papà, dolce e buono, umile e gentiluomo, mai uno sgarbo, mai un litigio, mai un rimprovero, tutto era lineare. 

lapide  di  mio PADRE

Vedo l'immagine di mia Madre dal viso giovanile, sempre ragazzina, che folta chioma, che bei capelli aveva mia Mamma! 

Capelli forti e robusti come il suo carattere, occhi blu come il mare, bella, eppure, anche lei non c'è più, la ricordo sola sul letto di morte col sorriso sulle labbra, serena, forse non ha sofferto!


lapide  di  mia  MADRE

S'è n'è andata come un angelo in punta di piedi senza disturbare nessuno, cari ricordi lontani e nel ricordo i miei occhi s'inumidiscono. 

Vorrei piangere ma non riesco e rivolgo a loro una preghiera, un ultimo sguardo e un saluto e poi con passo lento e leggero mi avvio a visitare altre lapidi, a leggere altri nomi e vedere altre fotografie, tanti li conosco, alcuni li conoscevo solo di vista e dopo un lasso di tempo, ritorno al cancelletto, lo riapro e sotto il sole tiepido che ormai è alto nel cielo, m'incammino verso il paese,...ciao Mamma, ciao Papà, arrivederci al prossimo sabato.
                          


               
                      Con  affetto vostro figlio ANTONIO

                     Nizza  Monferrato-Gennaio -2013





                            







venerdì 18 gennaio 2013

POESIE: la poesia è l'aristocrazia dello spirito

                  POESIE  D’AMORE




IL TEMPO  SCORRE  MA  NON  DIMENTICA--(Novembre-1992)


Innamorato di te  
briciola sulla neve,
rosa di Maggio

goccia di rugiada marzolina,
petalo di rosa nel giardino di maggio.
Tu, cara figura femminile,
immagine della mia vita,
mi facesti sentire in primavera,
una brezza sul mio viso,
il battito del mio cuore.
Tu, emozione di una stagione estiva,
mi facesti respirare l’aria di un amore improvvisato.
Tu, scintilla di vita,
Primavera in fiore

che hai brillato dinnanzi ai miei occhi,
felice, io ero.
Contento come non mai,
il mio pensiero per te,
esultò in un momento,
e in un attimo
questo amore per te svanì.
Svanì in un giorno d’autunno,
come una foglia ingiallita
si staccò dalla vita, oscillò al vento,
cadde lievemente sulla terra
ormai brulla, ormai umida,
ed io con un soffio di speranza
Autunno cadono le foglie
ti dissi ancora, bell’amore,
non mi lasciare,
non mi dimenticare e tu
chiudendoti a riccio come un frutto di stagione hai reciso quel feeling che provavo per te.


                 Nizza Monferrato---Willy



SE  NE  VA--(Gennaio-1993)


Rulla l’aereo del mio destino,
romba possente sulla pista di partenza
staccandosi in volo con la sua potenza,
librandosi in aria elegante come un gabbiano.
Si porta via un amore,
l'areo del mio destino

si porta via un insieme di battiti cardiaci,
di molteplici pensieri, un saluto,
perdendosi lassù nel cielo infinito
come una bolla di sapone.
Ed io son qui a terra ad aspettare
come il faro della costa durante la tempesta,
come un fuscello sbattuto dalla furia della natura,
con ansia il tuo ritorno.
Perché tu sei la mia lanterna nella notte,
tu sei la mia oasi  nel deserto,
tu sei il vento che docile e leggero,
soffia sul mio viso disperato.

                                         Nizza Monferrato --Willy



IO   CERCO--(Gennaio-1993)

                                                              
Con la testa fra le mani
stretta tra pugni chiusi,
cerco in me un po’ di pace,
con la testa fra le mani
un po’ di maturità, invece
c’è solo un piccolo cuore che batte,
che vuol ritornare bambino.
Penso a te e da te vorrei il tuo affetto,
il tuo amore, vorrei la tua amicizia,
il tuo conforto e poter dormire,
sognare sul tuo seno per sentire il tic-tac
del tuo vivere che è racchiuso,
nel segreto della tua esistenza.

         Nizza Monferrato—Willy
 


IL  COMPLEANNO DI MADDALENA ---(Giugno 1992)
     

Cara Maddalena,
oggi è il tuo compleanno!
Caro ricordo di un giorno che fu,
lieto evento di una nascita,
la tua nascita!
Tu creatura che vide la prima luce,
il tuo cuore iniziò a palpitare i primi aneliti di vita!
I tuoi primi vagiti echeggiarono nel mondo,
questo è il tuo compleanno,
che una volta all'anno festeggiata sarai!
Cara Maddalena mamma di figli stupendi, 
da loro ricordata sarai!
Con un augurio ed un felice abbraccio
grata sarai, mentre una lacrima di commozione
sul tuo viso pieno di ricordi scenderà! 

                         Nizza Monferrato  il 25-10-2020

                                          WILLY