FILASTROCCA DELLA LEVA
Allontani già il giornale,non vedi più la cruna,non tremare, son 75anni.Son arrivati piano pianocon la nuora e il nipotinocon nei volti la tristezzanel ricordar la giovinezza.I primi dieci, solo ricordo,ma i venti sono lì,tangibili, belli, quasi vicininoi già adulti, ancora bambinicantando volare, la prima Tv,Tortora, Mike Bongiorno, lo Stelvio di Coppi e Bartali,Giro d'Italia di Gimondi e Merckx,e sabato insieme al cine a vedere i baci senza fine della Gardner, della Bardot, della Hepburn e della Taylor,e noi nel buio, piano pianocon un sospiro a cercare la mano.Si dice che Sessanta è culmine di maturità,che si ha tanta saggezza,ma che dire della giovinezza?Scale di corsa, notti senza letto,la vespa, la cinquecento, il twist,lo shake, ora c'è pane, ma i denti?Meglio di certo averne venti!Ma non disperiamo!Si può ricominciar adessol'altra vita, seconda metà,abusando della maturità,senza paure del futuro,come la Loren e Celentano,dimostrando alla societàquante è grande la capacitàacquisita e guadagnata,e nel volto ci sarà un sorrisodi chi ha trovato un Paradiso,e ricordiamoci che:Un uomo può aver vissuto5 volte 20 anni,senza dei 100 sentirne gli affanni!
Un 75 enne------WILLY!! 25/8/2022
Cari amici e cari coetanei, oggi 11 Novembre 2012', siamo qui riuniti per festeggiare il 65° Anniversario della nostra Leva e trascorrere con voi una lieta giornata.
Ogni 5 anni c’incontriamo sul piazzale della Chiesa S. Pietro del nostro paese e assistere alla S. Messa delle ore 11 in nostro onore e ritrovandoci subito dopo al (Ristorante “Roma” di Viarigi), per concludere in bellezza la nostra festa, raccontandoci aneddoti, fatti, pregi, difetti, avventure e dicerie di ogni genere, condite con tutte le problematiche degli anni trascorsi e attuali.
Leva del 47- sfilando per le vie del paese
Ogni volta che ci riuniamo, speriamo sempre di essere in buona salute e con ironia si dice (sani e salvi!), senza che nessuno manchi all’appello definitivo!
Con franchezza e semplicità debbo confessarvi che ritrovarsi è come riunire una famiglia, una famiglia semplice, schietta, senza fronzoli, con voi si respira ancora l’aria di un’amicizia antica, mai interrotta che con il mutare frenetico della nostra società, le nuove generazioni non sono più in grado (sperando non tutti!) di assimilare i concetti basilari delle regole di vita: dai valori morali a quelli religiosi, alla buona educazione e così via, purtroppo, tutto ciò si sta perdendo.
Leva del 47 con i rispettivi familiari
Nell’arco dei nostri 65anni (non mi sembra vero di essere arrivato così in fretta a questa verde età!), il tempo è nemico del nostro presente, accorcia il nostro futuro, le ore fuggono, i giorni muoiono, i mesi trascorrono, gli anni volano, ecco che in un baleno i nostri 65anni sonno arrivati!
In fin dei conti non ci lamentiamo, perché nella nostra vita ci accompagnano i ricordi d’infanzia, di gioventù, i bei giorni del tempo che fu, trascorsi fra giochi e avventure, tra lazzi e schiamazzi, tra divertimenti diurni e notturni!
La memoria ci riporta tra i banchi dell’asilo infantile, tra i banchi della scuola elementare, alle feste del paese, i bianchi natali con neve e l’odore del muschio per addobbare i presepi, il suono delle campane, le funzioni religiose servite da chierichetto, scherzi vari, ricordi spensierati belli e brutti, chi più ne ha più ne metta.
Leva del 47 con qualcuno in + o in meno
Fra tutti i coscritti della leva, il sottoscritto è più legato ad alcuni compagni di scaramucce adolescenziali, tra i quali ricordo: Renato Barberis, Guido Cordero, Elio Fracchia, Gianni Tedeschi, Andrea Bucciol, Walter Bigliani, Oreste Pozzi, Alberto Malfatto e soprattutto Gianpaolo Calligaris, mio vicino di casa, anzi di cortile, dirimpettaio ai piani superiori del palazzo Sanfront, sulle cui gradinate raccontavamo ai piccoli amici, storie fantasiose .
Senza offendere nessuno, conosco solo di vista, alcuni e alcune di voi, avendo scambiato qualche saluto o qualche battuta, mentre come colleghe di lavoro alla “Cavis”, fra di loro ci sono: Isabella Milano, Gesuina Diana e Minni Bongiovanni!
Con la memoria che vaga a ritroso nei meandri dei ricordi del passato trascorso a Quattordio, io vi ringrazio di aver vissuto accanto a voi i primi anni della mia vita, nella spensieratezza della nostra gioventù sia da bambino che da adulto, nella buona e cattiva sorte e ricordando a tutti voi, che i nostri 65anni sono un traguardo importante, pensando che valga la pena di condividere con i propri amici, compagni e coetanei, che con un solo aggettivo, si chiamano “Coscritti della Leva 1947’”, perciò vi auguro e ci auguriamo di ritrovarci fra 5anni, cioè a 70anni suonati nel 2017’ in buona salute, sani e salvi, vivi e vegeti!
W LA LEVA 1947’
saluti da
RispondiEliminawww.quellidel47.altervista.org
coscritti di San Giovanni in croce