mercoledì 6 agosto 2025

UN PAESINO TRANQUILLO

 

                                                  UN  PAESINO  TRANQUILLO


S. Giacomo di Roburent è un paesino di montagna  di 247 abitanti del comune di Roburent in provincia di Cuneo, tranquilla località ubicata  a 1011 mt di quota il quale prende il nome del torrente che solca la valle, "il Roburentello" e rinomata località sciistica del comprensorio monregalese valli di Mondovì, il territorio comunale si estende a cavallo delle valli Corsaglia e Casotto. 


S. Giacomo di Roburent 

Per la prima volta ho trascorso con la moglie Graziana e l'amica di fam. Tiziana giorni  di vacanze a Luglio in santa pace e tranquillità in questo luogo su indicazioni di amici e prendere un po' di fresco, scappando dalla calura afosa della pianura padana. Tra Giugno, Luglio e Agosto è frequentato da molti villeggianti e turisti animando un po' il paese nel periodo estivo e li vedi passeggiare per le vie, chi in gruppo, chi in solitaria, è un paesino molto frequentato da adulti, anziani, chi cammina appoggiandosi al bastone per le loro gambe affaticate, ci sono nonni che accompagnano i loro nipotini spingendo il passeggino, altri ancora sono seduti al bar sorseggiando un caffè in compagnia, gustando un gelato, mordicchiando un panino.


condomini al centro con bar a fianco

  S. Giacomo è attraversata dalla strada provinciale che si collega con la provinciale Montaldo di Mondovì e la suddetta di Pamparato, è un centro di origini antichissime e domina il paese in tutta la sua lunghezza per poi proseguire verso l'alto o verso il basso a seconda di dove si vuole andare per altri paesi, fraz. e borghi di montagna. Ai lati della via fanno da corollario negozi di vario tipo e utilità per i cittadini, dalla verdura alla frutta, dal giornalaio al macellaio, dal panettiere agli articoli sportivi, dalle attrezzature da montagna come gli sci, zaini, scarponi, piccozze e vestiario adatto per la bisogna per camminare, scarpinare per i sentieri e scalare rocce qualche bar e alcuni alberghi ristoranti per turisti o gente di passaggio, mentre mille bandierine colorate sventolano al soffio del vento salutando il paesello e sono appiccicate in alto da un filo all'altro  per rallegrare gli abitanti, i turisti e  villeggianti. 


via principale

via principale

Al centro del paese c'è una piccola piazzetta intestata a EDUE MAGNANO  detto "Duccio" con  una piccola fontana contornata da sedili in pietra a forma circolare  con al centro  un modesto monumento metallico che ricorda  "Duccio", era un signore molto conosciuto e apprezzato del posto ed è stato uno dei maggiori fautori dello sviluppo del paese e geniale promotore del turismo in provincia "GRANDA", scomparso nel 2015'.

pz. Edue Magnano


 
pz. Edue Magnano-(Duccio)



monumento a "Duccio"

La  Chiesa parrocchiale è di vecchia data e torreggia sulla strada principale davanti alla piazza ed è dedicata a "S. Giacomo Apostolo" ricordato come "il Santo dei camminatori" costruita in pietra, ormai  invecchiata dal tempo e dalle intemperie, infatti le mura sono un po' scrostate. 



campanile


Targa

Chiesa di S. Giacomo Apostolo

L'edificio religioso è in stile "barocco piemontese", fu costruito nel 1735 su disegno dell'architetto "Francesco Gallo", il campanile si erge maestoso  e fa da gendarme proteggendo la Chiesa, un campanile le cui facciate sono adornate da tre piccole nicchie vetrate incastonate in verticale mentre il grande orologio è disposto su tre facciate e quattro campane spuntano ai quattro lati della cima del campanile emettendo i rintocchi delle ore e suonano secondo le funzioni religiose del momento. 


facciata laterale della Chiesa

Molte panchine sono sparse un po' ovunque nel paese, da quelle in ferro a quelle in legno e alcune in pietra grezza e sono dislocate nei punti chiave dove la gente può sedersi per riposare, leggere, parlare e conoscersi, chi gesticola, chi sorride, un po' all'ombra un po' al sole secondo le giornate. 

Anch'io faccio parte della categoria Senior ma non ci penso anzi, dopo una bella camminata mi siedo su una panchina qualunque con una penna in mano e un bel libro da leggere  descrivendo  sul notes le mie impressioni su questo luogo turistico, contemplando, meditando e pensando in che modo posso raccontare tutto ciò che vedo intorno a me il vivere quotidiano, respirando aria fresca, pulita, trascorrendo in questo modo  un passatempo sereno,  perché il nostro presente è davanti ai nostri occhi, il futuro s'invola, mentre il nostro destino finale quale sarà, nessuno lo sa. A ritroso, penso com'era in tempi lontani questo borgo senza strade ma solo sentieri agresti e mulattiere, mentre il trasporto dei mezzi  utilizzavano animali da tiro come i buoi, cavalli, muli, asini mentre le persone del posto si dedicavano all'agricoltura faticando, lavorando nei boschi a tagliare legna, nei campi a tagliare il fieno, alla raccolta delle castagne, alla coltivazione delle patate e altri prodotti della terra, a pascolare greggi di pecore e capre dedicandosi alla pastorizia  nei adiacenti pascoli di questo territorio, la fatica di allora era tanta, mentre ora tutto è più facile e meno faticoso, dai mezzi di trasporto alle tecnologie avanzate stanno risolvendo un mucchio di problemi facilitando il nostro vivere quotidiano e civile. 

Ad un certo punto al lato della strada verso nord si notano in lontananza gigantesche colline o rilievi montuosi verdeggianti ricoperti da fitta vegetazione composta da piante, alberi, arbusti di ogni specie e tipo, tutto ciò  che la flora del luogo offre, sono colline affiancate l'una all'altra, una dietro l'altra con le loro piccole e grandi gobbe verdeggianti che luccicano ai raggi del sole, sembra che si rincorrono e sono lì a dominare come  piccoli giganti dalle piccole cime il luogo, sarebbero simbolicamente il proseguimento delle prealpi che precedono le maestose montagne dalle grandi vette innevate, dal Monviso al Montebianco, dal Monte rosa al Cervino. Al mattino le grandi colline lussureggianti spiccano sotto il cielo azzurro, pulito da nuvole bianche di passaggio e risaltano grandiose all'orizzonte e al tramonto quando il sole declina, alcuni raggi del sole resistono ancora proiettando gli ultimi bagliori di luce fra le colline addormentate lasciando spazio all'imbrunire è uno spettacolo emozionante che rallegra il cuore, 


colline e rilievi montuosi verdeggianti

colline e rilievi montuosi verdeggianti

Lungo la strada principale molteplici condomini s'affacciano incastonati da un lato all'altro dominando il paesaggio  e sono sempre lì inamovibili e muti a vigilare il trascorrere del tempo. La strada centrale è un rettilineo, dritta come la lama del coltello, come un lungo serpente, ai suoi lati diverse stradine s'incuneano in discese e salite verso piccole villette e piccoli condomini dove sporgono piccoli balconi sempre strutturati in stile e conformità del vivere montano con le facciate rivestite in legno e idem per l'interno sono come piccoli occhi che guardano, che controllano il panorama e il via vai della gente, dei turisti e villeggianti in vacanza.


 

stradina laterale con condomini
stradine laterali con condomini


villetta montana

 Le vacanze ormai sono terminate e può darsi che l'anno prossimo ritorneremo sempre se siamo in buona salute, per ora tutto è filato liscio e con un po' di nostalgia abbiamo lasciato il paesello salutandolo con due colpi di clacson!! 


                                            WILLY--NIZZA  MONFERRATO---6 AGOSTO 2025

lunedì 5 maggio 2025

FESTA DELLA LEVA 1947'

 

                                                        FESTA  DELLA  LEVA  1947'


Cari amici e cari coetanei, oggi 11 Novembre 2012', siamo qui riuniti per festeggiare il 65° Anniversario della nostra Leva e trascorrere con voi una lieta giornata.


Leva del 47' con i rispettivi familiari


Ogni 5 anni c'incontriamo sul piazzale della Chiesa S. Pietro di Quattordio nostro paese per assistere alla S. Messa delle ore 11 in nostro onore e ritrovandoci subito dopo al (Ristorante "Roma" di Viarigi) per concludere in bellezza la nostra festa, raccontandoci aneddoti, fatti, pregi e difetti, avventure e dicerie di ogni genere, condite con tutte le problematiche degli anni trascorsi e attuali.


Leva del 47'--sfilata per le vie del paese


Con franchezza e semplicità debbo confessarvi che ritrovarsi è come riunire una famiglia, una famiglia semplice, schietta senza fronzoli, con voi si respira ancora l'aria di una' amicizia antica mai interrotta che col mutare frenetico della nostra società, le nuove generazioni non sono più in grado (sperando non tutti) di assimilare i concetti basilari delle regole di vita: dai valori morali a quelli religiosi, alla buona educazione e così via, purtroppo tuto ciò si sta perdendo. In fin dei conti non ci lamentiamo perché nella nostra vita ci accompagnano i ricordi d'infanzia, di gioventù, i bei giorni del tempo che fu trascorsi fra giochi e avventure, tra lazzi,  schiamazzi, risate a non finire fra divertimenti diurni e notturni.La memoria ci riporta tra i banchi dell'asilo infantile e della scuola elementare, alle festa del paese, ai bianchi natali con tanta neve e l'odore del muschio per addobbare i presepi e gli alberi di natale, il suono delle campane, le funzioni religiose servite da chierichetto, gli scherzi vari e ricordi spensierati belli e brutti, chi più ne ha più ne metta.


Leva del 47' in Chiesa con Dario Mottura

Fra tutti i coscritti della Leva, il sottoscritto è più legato ad alcuni compagni di scaramucce adolescenziali tra i quali ricordo con affetto: Renato Barberis, Guido Cordero, Elio Fracchia, Andrea Bucciol, Walter Bigliani, Oreste Pozzi, Alberto Malfatto e soprattutto Gianpaolo Calligaris mio vicino di casa, anzi di cortile, dirimpettaio ai piani superiori del Palazzo Sanfront, sulle cui gradinate raccontavamo ai nostri amici storie fantasiose.


Leva del 47' con qualcuno in più o in meno

Con la memoria che vaga a ritroso nei meandri dei ricordi del passato trascorso a Quattordio, io vi ringrazio di aver vissuto accanto a voi i primi anni della mia vita, nella spensieratezza della nostra gioventù sia da bambino che da adulto nella buona e cattiva sorte e ricordando a tutti voi che i nostri 65anni sono un traguardo importante pensando che valga la pena di condividere con i propri amici, compagni e coetanei che con un solo aggettivo si chiamano "Coscritti della Leva 1947", perciò vi auguro e ci auguriamo di ritrovarci fra 5anni cioè a 70anni suonati nel 2017' in buona salute, sani e salvi, vivi e vegeti!


Coscritti della LEVA del 47'-Novembre 2012'-Quattordio


                          Con  affetto  e  stima,..COLLI TIBALDI --WILLY

                                         Nizza  Monferrato--2013'

venerdì 28 marzo 2025

RICORDANDO ROBERTO SPINACI

 

                                    RICORDANDO  ROBERTO  SPINACI


Qualche giorno fa è mancato all'affetto dei suoi cari "Roberto Spinaci" detto "Roby" dagli amici, era il figlio del nostro caro Renzo, il mitico "Capostazione di Masio-Quattordio" negli anni 50/60 e chi non se lo ricorda!; risiedeva con la famiglia in quella semplice casetta sempre nei pressi della stazione di comando gestita dal padre, con la sorella Vincenza detta "Vince" da amici e amiche. 


Roby in alto al centro con fam.
e parenti e amici


Abitazione  Famiglia  Spinaci
Capostazione Renzo  Spinaci

Circa 60anni fa cioè nei primi anni 60 dove frequentavo le scuole professionali ad Alessandria, al mattino prendevo la corriera (Mortara di Refrancore) che si fermava nei pressi del vecchio Municipio di Quattordio per prelevare noi studenti e non, mentre altre volte ritornavo alla sera col treno e scendevo alla stazione di Masio con altri coetanei e amici in quella mitica stazioncina ferroviaria dove ci accoglieva con il suo sorriso e paletta in mano il caro Capostazione Renzo Spinaci, serio nel suo lavoro.


Stazione  Di  Masio

 Via Stazione è stata per noi Quattordiesi la via maestra di periferia molto importante, perché ci collegava alla piccola stazioncina Ferroviaria di Masio negli anni 50/60, sperduta nella campagna, dislocata nelle vicinanze del fiume Tanaro, per utilizzare i treni per studio e per lavoro che ci portavano ad Asti o Alessandria, percorrendo la strada a piedi o in bicicletta per circa 2km. 


Via Stazione Masio

Quand’ero studente, sovente, percorrevo a piedi il tragitto e non avendo mezzi propri, qualcuno mi dava il passaggio sulla canna della bici guidata da un compagno, “buon samaritano” e col passare degli anni la stazione cessò di funzionare, diventò burocraticamente un ramo secco, cessò di esistere. Ritornando al caro "Roby", io da ragazzo non l'ho conoscevo non sapevo chi era e dove abitava, più avanti l'ho conosciuto tramite l'amico G. Tedeschi incontrandolo negli ultimi anni della sua vita. Era impiegato nella ditta Invex del paese, ha partecipato da sportivo come calciatore nella squadra della stessa ditta in vari tornei Quattordiesi, inoltre ho delle foto ricordo dove lui è in compagnia di amici e colleghi di lavoro durante alcune feste, gioiosi e allegri con un filo di musica, dopo alcuni anni si è messo in proprio allestendo con passione la sua ditta di articoli sportivi ad Asti, dove si è sposato e vissuto. 


con amici e colleghi e un po' di musica
a pranzo con amici e colleghi


Squadra di calcio-Invex--Roby in 2à fila

Un giorno, io e l'amico G.Tedeschi, credo nel 2017' andammo a trovarlo nella sua ditta ad Asti e dopo i soliti convenevoli ci fece visitare il reparto di produzione con tutti i suoi macchinari d'avanguardia, era molto orgoglioso e fiero del suo lavoro e della sua capacità di gestione. Nel frattempo ci raccontò un po' della sua vita d'infanzia e di ragazzo, trascorso principalmente nei paraggi della stazione dove alloggiava con la sua famiglia era cordiale, simpatico nel descrivere il suo passato con battute di spirito raccontando tra vicissitudini, episodi ed azioni molto divertenti il suo vivere giovanile capitate nelle campagne e dintorni con ilarità e semplicità e disse che tutto ciò lo stava descrivendo su un quadernetto che ce lo avrebbe fatto leggere appena terminato e ci lasciammo scattando una foto ricordo.


Tedeschi-Spinaci-willy--2017

Era un gran comunicatore, più avanti lo incontrai alle feste patronali del paese di Quattordio a cena nel cortile del Palazzo Sanfront gestita dalla Pro-Loco, aveva molti amici e conoscenti e poi negli anni successivi ci perdemmo di vista fin quando l'altro giorno seppi da amici della sua scomparsa, lo ricorderò con nostalgia e rammarico come una persona semplice, simpatica e affabile, nel mio cuore.


                                        CON AFFETTO, STIMA  E  SIMPATIA--WILLY
                                                  NIZZA  MONFERRATO--28/03-2025

                                                   

domenica 9 marzo 2025

LA FIERA DI S. CARLO-NIZZA M.

 

                      LA  FIERA  di  S. CARLO- NIZZA.M

La  Fiera di S. Carlo Patrono di  Nizza Monferrato  si tiene dal 2 al 4 Novembre, ospita la 507à edizione di questa manifestazione, i punti cardini della festa sono il grande luna park in piazza Garibaldi con numerose  giostre per la gioia dei più piccini, bambini, ragazzi,


LUNA  PARK

mentre il gran mercato è dedicato ad una intera giornata alle bancarelle ricolme di ogni ben di dio che spuntano da ogni angolo delle contrade,  negozi aperti aperti fino a notte inoltrata, stand gastronomici per le vie  della città accompagnate da prelibate  degustazioni locali tra le quali: le caldarroste, il cardo gobbo con bagnacauda, tartufo con uova, carne cruda battuta al coltello e flan di cardo gobbo, il tutto innaffiato con prestigiosi vini DOCG del territorio.


BANCARELLE

BANCARELLE

La manifestazione si ripete puntuale sin dal 1516, anno in cui le genti nicesi ottennero "l'atto di liberalità" da parte  di Guglielmo IX Marchese del Monferrato, da allora la cittadinanza monferrina non ha mai tralasciato di festeggiare questa ricorrenza che coincide con la fine di Ottobre e i primi di Novembre. I motivi vanno ricercati nella devozione che i nicesi hanno sempre avuto per il loro Santo Patrono al quale una tradizione attribuisce "il Miracolo della Lampada"; cenni Storici: il giorno dell'assedio il 12 Maggio 1613, mentre la folla radunata nella Chiesa dei frati minori osservanti di S. Francesco (l'attuale  Chiesa di S. Giovanni  Battista detta in Lanero) invocava dio per la vittoria, avvenne nella Cappella dedicata a S. Carlo "il Miracolo della Lampada", all'improvviso davanti alle donne in preghiera si accese  senza che vi fosse lo stoppino nè l'olio e arse a lungo, lasciando tutta la comunità attonita, fu un segnale di conforto e di buon auspicio per la città che stava attraversando momenti difficili.


CHIESA  S. GIOVANNI


S. CARLO  BORROMEO

Oggi è Domenica 3 Novembre 2024 e come ho indicato prima, l'attrazione maggiore sono le varie giostre insediate in  piazza Garibaldi  e c'è ne sono di tutti i tipi e funzione, di varie forme e grandezze, sono lì che aspettano di essere utilizzate dai pìù piccoli ai più grandi, inoltre ci sono banchi e banchetti con leccornie, dai pasticcini al torrone ai dolciumi vari, da giocattoli e pelouche, sparsi per tutta la piazza.


GIOCATTOLI-PELOUCHE

BANCO  DOLCIUMI

Le giostre spiccano per la loro funzionalità e vanno più in voga gli autoscontri, quelli con seggiolini volanti (detti calcio in culo), poi i dischi che volteggiano in aria, che si abbassano e s'innalzano  agganciati a braccia meccaniche di sospensione godendoti il panorama,

SEGGIOLINI  VOLANTI
AUTOSCONTRI



GIOSTRINE  X  BAMBINI

DISCHI  VOLANTI


il tunnel della paura, del brivido che quando entri ti trovi circondato da maschere macabre e fantasmi e tanto altro. Ci sono le giostrine per la contentezza dei bambini più piccoli dove cavalcano cavallini, guidano automobiline, trenini, biciclettine che continuano a girare su una piattaforma mentre i genitori  con occhi vigili li sorvegliano; il tirassegno dove puoi sparare con carabina ad aria compressa su bersagli fissi, oppure lanciando palline su barattoli o quanto altro vincendo se sei fortunato pelouche, giocattoli  o altri oggetti in palio, giostre per i più grandicelli e giovani dove piattaforme rotonde con divani e poltrone fissi sobbalzano strattonando qua e là ad ogni giro facendo gridare e gesticolare fra paura e sfida gli avventori seduti in gruppo, inoltre c'è il grande scivolo dove i ragazzini si cimentano a scivolare seduti  su piccoli tappetini  in velocità sulla pista a lunga pendenza, provando l'ebrezza della sfida e del coraggio.

SCIVOLO
GIOSTRA  CON  DIVANI

Lungo la piazza c'è un gran via vai di persone che camminano incrociandosi da un posto all'altro, figli accompagnati dai genitori tenendosi per mano continuano a gironzolare tra giostre e bancarelle, fermandosi di tanto in tanto per acquistare dolciumi, caramelle e torroni; gruppi di amici  schiamazzano ridendo, gesticolando e vociando a più non posso, gente che si muove senza meta  curiosando qua e là, discorrendo con familiari e parenti del più e del meno in allegria, ragazze e ragazzi che si rincorrono fra la moltitudine  come se nulla fosse, dal mattino alla sera la piazza delle giostre è sempre intonata con musica e canzoni che gli altoparlanti diffondono e invadono l'aria con tono festoso,  attirando con il loro suono perpetuo la gente che per sgranchirsi le gambe e curiosità anche dopo pranzo e cena continuano a girovagare  fermandosi quando incontrano conoscenti per scambiare due parole e due pacche sulle spalle.

GENTE CHE VA-GENTE CHE VIENE
GENTE CHE VA-GENTE CHE VIENE

Lo svolgersi di questa grande Fiera che si ripete ogni anno rimarrà sempre nella memoria della gente locale e dai molti turisti provenienti da paesi limitrofi, province e Regione e  dai moltissimi stranieri che con allegria e degustazioni varie  hanno trascorso una giornata diversa dal solito!


 https://youtu.be/_FrI4gYbtQY?si=ju7v4Z1pbCMIA-tk=

=(vedi filmato YouTube) 


                                                           CON  SIMPATIA --WILLY

                                                   NIZZA  MONFERRATO--MARZO 2025

sabato 22 febbraio 2025

RICORDANDO GIOVANNI CASSINELLI

 

                      RICORDANDO  GIOVANNI  CASSINELLI


Mercoledì 19/Febbraio/2025 è mancato all'affetto dei suoi cari e dei Quattordiesi il caro "Giovanni Cassinelli" di anni 78. 


GIOVANNI C.

Ci siamo conosciuti da ragazzi negli anni 60' con altri amici e compagni di gioventù quando eravamo un bel gruppo  tra i quali  Giuseppe Bona, Teresio Barberis, Giuseppe Zallio, Domenico Damasio, willy e tanti altri, c'inoltravamo per fare scorribande sulle strade di Piepasso, Refrancore, Viarigi con bici e motorini, lui aveva sempre sottomano il suo inconfondibile "vespino giallo" e tra le risate e schiamazzi s'intrufolava fra noi facendoci sbandare. In altre occasioni ogni tanto faceva capolino al dancing di Mombercelli alla domenica sera e sovente a Cerro Tanaro nelle feste serali dove noi eravamo sempre presenti ed allora era tutta una festa. Nel periodo estivo in compagnia degli amici di sempre,  Pino, Dome, Giancarlo, Willy, Giovanni, andavamo al mare per trascorrere qualche giornata sulle spiagge di  Arenzano per abbronzarci e per qualche nuotata, era il 1966. 





Giancarlo-Willy-Giuseppe-Domenico-Giovanni-
Arenzano -1966'


Alla festa di S. Secondo ai baracconi di Asti, ci divertivamo al tirassegno a sparare con la carabina ad aria compressa e centrando il bersaglio realizzammo il nostro autoritratto con una bella foto di gruppo tra i quali: Dome, Fiorito, Willy, Giancarlo e la tengo custodita nel cuore e nell'album dei ricordi. 


da sx: Willy-Fiorito-Giovanni-Dome-1966

Più tardi ci siamo ritrovati alla Cavis di Felizzano come dipendenti lui nel Rep. Devio guida-Interruttori ed io al Centro Esperienze, era un bravo capo Reparto con altri due suoi colleghi: Walter Garino e Luigi Garberi per svolgere il suo iter lavorativo con sicurezza e determinazione. Quando l'incrociavo, ci scambiavamo  notizie e punti di vista scappandoci ogni tanto una risata, era molto allegro, simpatico, dalla parlantina facile e dalla battuta pronta, poi salutandoci ognuno riprendeva il suo lavoro.


REP. DEVIOGUIDA-INTERRUTTORI

 Quando mi sposai era il 27 Luglio del 1974 di pomeriggio nella Chiesetta in cima al Bricco Cremosina un bellissimo posto agreste, all'uscita  me lo ritrovai  inaspettatamente in mezzo ad alcuni amici e quelli di mia moglie e mi fece piacere perché è stato un gesto di vicinanza e di amicizia oltre alla curiosità e ci salutammo con allegria. 


GRUPPO  DI  AMICI

Col passare del tempo,  quando andai in pensione non l'ho più visto, lui ha sempre abitato nella cascina dove vivevano i suoi genitori che conoscevo e viveva attualmente con la sua famiglia  come ha sempre fatto, nei pressi di Masio e del fiume Tanaro, circondato dalle sue terre che confinano tra l'antica stazione di Masio e il paese stesso.


CASOLARE  Fam. CASSINELLI

 Quando gli è mancato il padre, lui e sua madre si sono occupati con fatica e determinazione dei campi e della casa, ora il figlio ne segue il suo operato  con continuità e autorità. Raramente, quando da Nizza M. partivo per andare a trovare i miei a Quattordio lo vedevo sul suo trattore e mi fermavo a scambiare due parole, lui era molto contento e mi spiegava il suo lavoro. Purtroppo l'altro giorno, quando un amico mi ha comunicato la sua scomparsa sono rimasto interdetto non me l' aspettavo e pensando alla nostra vita terrena che non è mai lineare, caro Giovanni, con nostalgia e rammarico ti ricorderò  e ti ricorderemo nel nostro cuore con i nostri amici del "bel tempo che fu".


                            CON STIMA, AFFETTO  E  SIMPATIA,...WILLY

                                NIZZA  MONFERRATO---22/LUGLIO/2025