In questo giorno segnato dal fato, ricordo e ricordiamo noi Quattordiesi della "vecchia guardia", il "Caro GERARDO". Lo ricordo quand'era giovane nei lontani anni 50'/60' così esuberante, temerario e sprezzante del pericolo che lui si attribuiva con le sue scorribande rocambolesche con la moto, le corse a piedi, le scazzottate fra amici e non, come io lo descrissi già nel mio recente libro dal titolo: "schegge d'infanzia Quattordiese".
Gerardo con amici in 2à fila il 1° a dx
Gerardo il 1° a sx
Lo ricordiamo con simpatia e nostalgia, specialmente quelli della sua Leva come un amico e noi un po' più giovani come un fratello, perché lui fa parte della storia del nostro paese. Caro Gerardo, ci hai lasciato così come un compagno di ventura lungo la strada del destino, lasciando una traccia nel nostro cuore, nella nostra mente del tuo passato remoto e recente trascorso in mezzo a noi tuoi compaesani nella quale rimarrà il tuo ricordo perenne.
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Con affetto e simpatia, willy
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