giovedì 5 dicembre 2024

IL GATTO IN PENSIONE

 

                                                           IL  GATTO  IN  PENSIONE

Povero gatto, povero cane! Il mio bravo gatto di nome (Galdino) l'abbiamo messo in pensione per circa un mesetto, motivo,...il "trasloco", la nostra villetta l'abbiamo venduta, non potendo lasciarlo solo a vagare per la vecchia dimora, in giardino e dintorni a gironzolare  giorno e  notte  per quali lidi non si sa,  entro  fine Agosto dovevamo sgombrare ma nel frattempo il nuovo alloggio non era ancora completo, mancavano ancora piccole modifiche strutturali e aggiornamenti. Povero "Galdino"  dal bel pelo grigio e dalla bella testolina e dal musetto contornato dai suoi baffi grigi detti anche vibrisse, ci siamo informati per consegnare l'animale ad una pensioncina dove trattano bene questi adorabili gatti e gattini e l'abbiamo trovato ad Incisa Scapaccino a due passi da Nizza Monferrato. 


GALDINO

Col trasportino l'abbiamo consegnato alla responsabile della struttura che è una signora gentile, affabile, educata, amante di questi felini a quattro zampe, gatti che per qualche ora al giorno con l'aiuto di un'amica li accudisce amorevolmente in più è una nostra conoscente  perciò maggior fiducia. La struttura è un'ampia gabbia larga e lunga (non dorata)!, situata in campagna ma adatta per loro con tanto spazio, formata da un'alta rete metallica suddivisa in due scompartimenti, una per sonnecchiare nel loro cestone con cuscino morbido, per  mangiucchiare e bere nelle loro ciotole, coperta da un tettuccio per ripararsi dal sole e dalla pioggia, la seconda parte sbuca all'aperto ma sempre recintato con accanto la lettiera per i loro bisogni, così il gatto può vedere, curiosare, sentire anche rumori notturni o vedere anche animali selvatici che passano vicino alle reti,  come le lepri e altri animali  il tutto chiuso a chiave nel retro, queste dimore si chiamano "recinti modulari".


PENSIONE PER GATTI

PENSIONE  PER  GATTI

 Nelle gabbie adiacenti vi sono  gattini, gatti singoli o in coppia e sono lì non solo per essere ospitati quando i loro padroni sono occupati per un certo periodo come nel caso nostro ma anche per essere adottati, anche qualche randagio raccattato per strada, giocano tra loro, si arrampicano sulle retine, giocano tra loro, altri sono soli come il mio, chissà cosa avrà capito, pensato, perché sono qua per quale motivo mi lasciano solo ma non lo saprà mai, stai tranquillo,...tra un paio di giorni ti verremo a prendere e starai sempre con noi, comunque non è libero ma prigioniero sperando che non si lamenti troppo.


GATTINI

Dopo tre giorni gli abbiamo fatto visita e come ci ha visti si è messo a miagolare tristemente ma contento di vederci, avrà pensato mi hanno abbandonato, ma no piccolo (Galdino), presto ti verremo a prendere per vivere con noi. Gli abbiamo fatto un po' di coccole accarezzandolo sul folto pelo grigio, grattandogli un po' la bella testolina, sotto la gola a lui piace molto, lo abbiamo tenuto un po' in braccio, si dondolava felice strofinando le sue unghiette sulla maglia e la testolina sul petto, posatolo a terra, con una  spazzolina gli ho lisciato il pelo e lui non finiva più di far moine, povero gatto, la donna mi disse che i primi giorni di pensione  era irrequieto, miagolava e non toccava cibo, dopo qualche giorno con un po' di coccole e attenzioni ricevute (lei ci sa fare con gli animali) e un po' di croccantini iniziò ad ambientarsi, si calmò e superò l'impatto, dopo altri tre giorni siamo ritornati a trovarlo e infatti lo trovammo in piena forma non più scorbutico come prima ma più ricettivo, infatti ci venne incontro, lo accarezzammo nuovamente con le solite coccole e lui giulivo lasciò fare,  con più serenità lo lasciammo e ogni tre giorni andammo a trovarlo fin quando il suo calvario finì a fine Settembre.


COCCOLE




COCCOLE




COCCOLE

Ora è felice di stare con noi, si sta abituando al nuovo ambiente e con noncuranza si aggira per le stanze prendendo possesso delle poltrone, delle sedie, del divano, del letto, ha preso padronanza del balcone dove lui può uscire e curiosare dove vuole e sparisce per ore poi tutto d'un tratto riappare misteriosamente, gioca con il suo topolino di stoffa, dorme sulla sedia, sul divano, sulla poltrona e sul letto accanto a noi, si pappa i suoi croccantini prelibati, ogni tanto cammina sulla tastiera del Pc sballandomi la scrittura, fa salti fantastici quando muovo la bacchetta con agganciata la pallina, beve al rubinetto del lavandino di nascosto, sgraffigna la terra nei vasi con le zampine, si affila le unghie al tiragraffi e poi ritorna appisolandosi sul tappeto come sta facendo ora, lasciamolo dormire, povero (Galdino) se non ci fossi dovremmo inventarti e starà  con noi affinchè morte non ci separi.


Croccantini  per  Gatto

BALCONE

SALA


IL  MIO  PC  FISSO

gioca  col Topolino di stoffa

Dorme sulla sedia



IL TIRAGRAFFI

 La vita col gatto non è solo una scelta di compagnia  ma un'avventura quotidiana, fatta di sorprese, risate e momenti di pura tenerezza e con le loro buffe espressioni e le acrobazie improvvise riescono sempre a strappare un sorriso anche nelle giornate grigie e uggiose, sono i veri proprietari delle nostre case,  li adoriamo con trasporto anche se rovesciano qualche piantina grassa del vaso, qualche suppellettile, giocare con un piuma, si sdraia sul tappeto e li rosicchia,  quei pochi attimi di dolcezza che ci concedono cancellano le loro malefatte.


si  disseta  al RUBINETTO

VASO  ROVESCIATO

 






Se ti sfrega il petto delicatamente con la testolina sta mostrando affetto e felice ama giocare e esplorare l'ambiente circostante, quando sono felici mostrano segnali di rilassatezza, la coda è eretta ma rilassata, le orecchie in posizione normale e gli occhi socchiusi o semichiusi, quando si rotola su un lato o mostra la pancia è segno di fiducia e sicurezza, quando ronfano è uno  dei suoni più rilassanti, armoniosi e rassicuranti, i  loro linguaggi vocali comunicano anche attraverso miagoli dolci e suoni melodiosi indicano che il gatto è


dorme sul letto ronfando


COCCOLE









contento, c'è un detto che dice: il gatto non è un animale domestico che vive con te ma è un animale con un domestico che vive con lui.


                                                   CON  SIMPATIA--WILLY

                                                        NIZZA  MONFERRATO--5/12/2024

martedì 26 novembre 2024

IL TRASLOCO

 

                                                                IL  TRASLOCO

 Chi in vita non ha fatto un trasloco cioè cambiare casa per un'altra dimora? Non parliamo dei traslochi di tanti anni fa quando la maggior parte della gente lavorava in campagna, nei campi, specialmente i contadini, i braccianti, i fittavoli, mezzadri che lavoravano sotto padrone, la stagione agricola finiva a Novembre dopo la semina  e  potevano restare senza lavoro perché il proprietario non aveva rinnovato il contratto per l'anno successivo. 


Bracciante  al  Lavoro

Il contadino che abitava nella cascina per la quale lavorava doveva anche cambiare casa ai primi di Novembre e si avviava verso la cascina per la quale avrebbe lavorato l'anno successivo, caricavano sul loro povero carro trainato da uno stanco cavallo o da un paio di magri buoi indolenti, le loro povere cose, oltre ai figli, materassi, stoviglie, i pochi mobili che possedevano, sedie, qualche tavolo, per trovare un'abitazione  decente e vivibile, un lavoro e una paga sufficiente per una vita migliore lo chiamavano il trasloco di San Martino.


Trasloco di  S.Martino


Carro Trainato da Buoi

 Nel mio caso familiare, nel 1945, mio padre e mia madre più 4 fratelli arrivarono a Quattordio a fine guerra da sfollati, con pochi averi e si stabilirono in un alloggio fatiscente, io e mia sorella Leopolda  nati nel 47' e nel 48' per nostra fortuna non vedemmo tutto ciò, però da fanciulli vivemmo alcuni anni in quel bugigattolo privo di comodità, molto spartano, fin quando ci trasferimmo nel 49' a palazzo Sanfront, secondo trasloco, nell'alloggio indicato dalla ditta Inves dov'era impiegato mio padre.


Palazzo  Sanfront

 Il locale era più confortevole come struttura e spazio ma vivevamo in otto, i genitori e sei fratelli, non era un dramma ma si viveva al limite, nel terzo trasloco ci stabilimmo presso casa Torchio in via S. Sebastiano e le condizioni di vita e di abitazione erano migliorate; in quel periodo mio padre non c'era più, scomparso qualche anno prima, tre mie sorelle erano sposate e rimanevo io, mia sorella Beatrice e mia madre Onorina. Quando mi sposai nel 74' andai abitare a Nizza Monferrato dove risiede mia moglie Graziana e nell'80 acquistammo una villetta con un bel giardino, convivendo con i suoceri e successivamente con 2 figli, Enrico nel 77 e Chiara nell'80, nel frattempo, mancarono nel 2002 e 2003 i suoceri mentre i 2 figli studiavano  all'università di Pavia e di Torino, oggi risiedono uno a Crema e l'altra a Torino. In questa villetta abitammo fino alla fine di Agosto di quest'anno ed avendo raggiunto una certa età verso gli 80 non puoi più fare i salti mortali e l'abbiamo venduta per starcene più tranquilli per vivere gli ultimi anni della nostra esistenza, senza essere più dipendenti alla cura del giardino, della casa che comporta sempre più manutenzione, riparazioni e  mano d'opera, si sa che col tempo le case si logorano e hanno bisogno di ritocchi con più spese.


Villetta  Nizza Monferrato

 Da  alcuni anni siamo pensionati e abbiamo deciso, di stare a riposo e poterci dedicare alle nostre prospettive di vita, ai nostri hobby, andando ad abitare in un bell'alloggio al centro di Nizza M. con tutte le comodità necessarie, perciò questo è l'ultimo trasloco più importante della nostra vita. Dopo 44anni vissuti nella stessa casa, le radici del nostro vivere si erano ben radicate e traslocando mobili, compresi gli oggetti piccoli e grandi, i ricordi e gli affetti quarantennali vengono a galla facendoti ricordare alcuni passaggi. Svuotando il solaio stracolmo, t'imbatti in grandi e piccoli cose di vario genere che è il classico ambiente dove col passare degli anni tante cose vengono sostituite o si buttano o finiscono lì, con un tripudio di sedie, comodini, poltrone in disuso, piccoli scaffali, qualche materasso e vecchi tappeti, piatti, posate, piccoli vasi inservibili, una bici, tanti giocattoli dei figli quand'erano piccoli, lampade, cornici, quadri, stampe, pentole, cd-dvd, riviste illustrate, vecchi giornali e tanti, tanti libri di scuola dei miei figli dalle elementari alle università, miriadi di libri di lettura del sottoscritto racchiusi in un vecchio baule, vecchie valigie in disuso appoggiate in un angolo, una vecchia chitarra appesa alla parete, un lampadario di traverso dei nonni e sgomberando pian piano il solaio in questi giorni, tutto questo materiale nel tempo, era finito nell'oblio. Il solaio ha qualcosa di arcano quasi fiabesco, quando di sera lo illumini con una lampada portatile per cercare qualcosa, sembra che  negli angoli bui ci sia qualcuno che ti osserva, ti spia, ombre astratte che sembrano muoversi al soffio di un il respiro, tutto d'un tratto mi sentivo immerso in un altro mondo, un mondo fatto di vecchi ricordi che ritornavano a galla affollando la mia mente ritornando ai primi anni della mia vita giovanile e cominciai ricordare i miei figli  quando da piccoli giocavano e bisticciavano tra loro per impossessarsi dei giocattoli per giocare, sfogliando alcuni loro quaderni delle elementari notavo con meraviglia la calligrafia e gli scritti eleganti, i bei disegni con dediche e annotazioni, libri e diari con etichette variopinte, piccole frasi decorative sul frontespizio e tanti altri, fino ad arrivare ai quaderni e diari più impegnativi, dalle medie al liceo, all'università e mentre guardavo e leggevo frasi inedite mi veniva in mente quando di sera per addormentare mio figlio gli raccontavo qualche storiella inventata sul momento, però dopo un po' sentivo strattonare il braccio, era mio figlio che mi chiedeva ma come finisce la storia? guarda caso mi ero addormentato! In alcune scatole, vecchi album di famiglia primeggiavano sul fondo del contenuto e sfogliandoli apparivano tanti volti, immagini conosciuti di parenti, amici e altri ancora di cui non mi ricordo i nomi e altri ormai scomparsi, questo mondo sepolto, impolverato con qualche ragnatela pendente dalle travi del tetto e negli angoli del solaio si rivela una fonte inesauribile di ricordi, alcuni sfuggenti e qualcuno struggente, traslocare tutto ciò, eliminando le cose superflue, inutili e non più utilizzabili è come potare  rami vecchi  che ti hanno visto crescere in questa  dimora è come sradicare le radici di un vecchio albero e con un po' di nostalgia si esce da questo  mondo abitativo per iniziare con più energia e serenità una nuova vita in un  nuovo ambiente, sperando di continuare per altri anni in buona salute!


                                                 CON  SIMPATIA--WILLY

                                        NIZZA  MONFERRATO--26/11/2024

lunedì 25 novembre 2024

RICORDANDO TERESIO BARBERIS

 

                                            RICORDANDO  TERESIO  BARBERIS--(Cile)

Mercoledì 21 Novembre è mancato  all'affetto dei suoi cari il carissimo "TERESIO BARBERIS" detto (Cile) dagli amici di anni 72 al Policlinico S. Matteo di Pavia  dov'era ricoverato da alcuni giorni, lo ricordo come una persona socievole, intelligente, uomo dall'aspetto giovanile, non dimostrava la sua età, dal carattere riservato e discreto, insomma un eterno bravo ragazzo. 


TERESIO BARBERIS
-Anni-80'

E' stato l'amico d'infanzia e di vicinato quando abitavamo a pochi passi l'uno dall'altro, io nel palazzo Sanfront di via Garavelli e lui in via Dei Fiori due strade parallele, è bello e lieto ricordare i  momenti trascorsi insieme nell'ampio cortile di palazzo Sanfront tra amici e coetanei, giocare al pallone, a nascondino, a scatola, a bandiera genovese e tanti altri giochi e quando c'era la neve era tutta una festa, il ricordo è un dovere a far rivivere frammenti di esistenza, illuminare volti e citare avvenimenti.


VIA  DEI  FIORI

VIA  GARAVELLI

palazzo  Sanfront

Gruppo  di  Amici -Cortile Sanfront-Anni 60

Sotto l'atrio del palazzo, lo scalone in pietra che porta al piano superiore era il nostro ritrovo  con gli amici del quartiere seduti sui gradini ad ascoltare storie e storielle raccontate dal loquace Giampaolo Calligaris e dal sottoscritto e  rimanevamo a bocca aperta, il caro Teresio negli anni a venire ogni qualvolta  che c'incontravamo, ricordava sempre la mia storia di nome (Taul) che io purtroppo non ricordo. 


scalone  in  pietra

Ad una Festa Patronale del paese degli anni 60', con tanto di bancarelle, ballo a palchetto e giostre, al banco del tirassegno a sparare con la carabina e centrando il bersaglio, realizzammo  automaticamente l'autoritratto, una bella foto insieme e la tengo custodita nell'album dei ricordi. 


TERESIO  E  WILLY  al  TIRASSEGNO-Anni60'

Da  ragazzi, negli anni 60', nel periodo estivo con le nostre bici c'inoltravamo col gruppo di amici e coetanei  per sentieri, boschi, campi, tra cascine sparse qua e là nei pomeriggi afosi di quegli anni rinfrescandoci nel Rio Gaminella, proseguendo la nostra pedalata attraverso paesi limitrofi di Cerro e Rocchetta Tanaro, Masio, Piepasso, Viarigi, Refrancore. 


Rio  Gaminella con gli amici Beppe-Teresio-
Franco-willy a dx

 Da sportivo è stato  un bravo calciatore giocando con diverse squadre nei tornei notturni di Vignale nel 1970' e nell'alessandrino  ed era anche un virtuoso appassionato di musica jazz.


Vignale-1970'-Torneo Notturno -TERESIO
a sx 1à fila

 Più tardi ci siamo ritrovati alla Cavis di Felizzano come dipendenti, lui era negli uffici ed io al Centro Esperienze, ogni tanto c'incrociavamo e col suo sorriso pacato, garbato,  scambiavamo i nostri punti di vista e qualche volta ci scappava anche la risata e poi ognuno riprendeva il suo iter. 


DITTA  CAVIS

Il 27 Luglio del 1974'  mi sposai a Nizza Monferrato e lui è stato  "l'autista ufficiale del mio matrimonio al volante di una bella "Volkswagen Cabriolet," era sorridente e felice mentre il cugino Renato e mio fratello Guido furono  testimoni delle mie nozze, al taglio della torta nuziale Teresio, Renato e  mia sorella Leopolda  sorridevano allegramente in compagnia di noi sposi e ogni volta che guardo queste foto non sembra vero che il caro Teresio non ci sia più.


TERESIO - Autista Ufficiale  degli SPOSI-1974'


27/Luglio/1974-Nozze-( Willy-Graziana)-
Testimone Renato a dx-Guido a sx


Teresio-Leopolda-Renato al  Taglio  della  Torta  Nuziale

 Io sono più anziano di 4 anni sono della leva del 47' mentre lui è del 51', la sua amicizia era più legata ai suoi compagni di leva  e non, tra i quali Guido e Carlo Musso, Tonino Venezia, Beppe Bona, Gianni Stradella, Franco Cordero, Mauro Marchese, Gigi Lupano (ormai scomparso da tempo) e tanti altri. Quando passavo da Quattordio per trovare mia sorella Beatrice ormai 90enne ospite alla casa di riposo "la Rocca", dopo la visita mi fermavo "al bar la piazzetta"  di piazza Marconi sede della scuola Elementare per salutare gli  amici di sempre che sono lì quando non sono occupati, per un caffè, tra i quali Gianni Tedeschi, Elio Fracchia, Pietro Zallio, Francesco Devecchi e tanti altri  seduti al tavolino per chiacchierare, curiosare, scambiandoci notizie di calcio, di lavoro, di persone, di storie e vicende di ogni tipo e ricordando il "bel tempo che fu", nel frattempo notavo ad un altro tavolo Teresio attorniato dai soliti compagni di vita; Beppe B., Guido e il fratello Carlo M., Franco C., Gianni S. e Gigi L. che parlottavano e ridevano spensierati e dopo alcune battute, con entusiasmo si salutavano con allegria e un pizzico d'ironia! L'ultima volta che l'ho visto in questo luogo è stato circa un mese fa, mi è venuto incontro raggiante col sorriso sulle labbra scambiando qualche parola e i convenevoli saluti,...ecco, caro Teresio ti voglio ricordare così com'eri, sorridente!,... questa immagine me la porterò sempre nel cuore!


BAR  "LA  PIAZZETTA"

Oggi in questa triste giornata autunnale, il tiepido sole che riscalda l'aria non riesce a scaldare i cuori di tutti noi qui riuniti per dare l'estremo saluto al Caro Teresio ricordando gli atti e gesti amichevoli di un tempo, ecco che il mio pensiero vola con  malinconia a Te,  per la tua morte improvvisa, rapida, inaspettata che ci ha colto di sorpresa, rattristandoci, costernandoci, pensando ai bei momenti trascorsi insieme, hai lasciato  una traccia nel nostro cuore, nella nostra mente del tuo vivere  presente tra amici e compagni, in un attimo quel filo sottile che ci legava si è spezzato lasciandoci in preda ad una profonda  nostalgia, commozione e con rimpianto e infinita tenerezza Caro Teresio come amici d'infanzia e tutti i Quattordiesi ti ricorderemo nel nostro cuore e nella nostra memoria.


                                 CON STIMA, AFFETTO E SIMPATIA,...WILLY  

                                   NIZZA  MONFERRATO---25/NOVEMBRE-2024

venerdì 15 novembre 2024

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

 


                                       IL  PRIMO  GIORNO  DI  SCUOLA


Oggi Lunedi 9 Settembre ore 8 è il primo giorno di scuola per tanti studenti di Nizza Monferrato. Seduto sul sellino della mia bicicletta per il solito giro mattutino per sgranchirmi gambe e  articolazioni mi sono imbattuto presso la scuola Media Superiore intitolata al "Generale  Carlo Alberto Dalla Chiesa".


Scuola Media Carlo Alberto Dalla Chiesa


Scuola  Media Superiore C.A.Dalla Chiesa

Scuola Media Carlo Alberto Dalla Chiesa

Una massa di giovani studenti erano  presenti davanti ai cancelli per entrare, erano mescolati tra genitori, amici, parenti e curiosi, discutevano con vivacità, allegria, sorrisi a 32 denti, parlavano a voce alta gesticolando braccia, mani, dandosi pacche sulle spalle, era un continuo vocio generale; chi chiamava a gran voce quello o quella, chi gridava, tanti di loro per la prima volta entravano dopo la 5à Elementare alla 1à Media ed erano un po' spaesati e non conoscevano ancora i futuri compagni di classe, gli altri più grandicelli e veterani delle classi superiori invece si.


STUDENTI


Folla  di GENITORI e  PARENTI

Genitori, parenti e amici di varia età formavano capannelli, parlavano animatamente sul percorso scolastico dei loro figli, nipoti e cugini, chi più ne ha più ne metta ed erano vestiti con magliette, pantaloni e giubbotti di vario tipo, foggia e colore con stampate alcune scritte, tanti calzavano scarpe da ginnastica firmate, altri portavano in testa cappellini sportivi con visiera, chi portava occhiali da vista e chi con lenti scure da sole, insomma il vestiario giovanile era "casual", chi guardava, chi ascoltava senza proferire parola, non so se qualche studente  era contento della scuola, ed io a dire la verità quand'ero ragazzo ero uno di quelli, ero timido ed avevo timore degli insegnanti di non essere all'altezza d'imparare.


FOLLA

 La folla dai molti colori continuava a muoversi, gesticolare, qualcuno abbracciava qualche amico o amica scambiando baci sulle guance, strette di mani e innumerevoli sguardi, giovani studenti con zaini sulle spalle, qualche libro tra braccia, altri in mano astucci e matite, qualcuno saltellava e rideva, chi chiamava a squarciagola l'amico o il compagno di scuola, chi si grattava la testa, chi si allacciava le stringhe delle scarpe, i genitori continuavano a scambiare chiacchere, sorrisi e saluti con altri padri e madri di altri alunni indicando i loro figli, finalmente suonò la campanella d'entrata dall'edificio scolastico,  allora una fiumana studentesca di giovani  si riversò incolonnata nel cortile scolastico salutando i  familiari che affacciati ai cancelli  promettevano loro di venirli a prenderli a fine mattinata.


FOLLA


STUDENTI

 Una volta incolonnati, la preside fece loro un bel predicozzo di benvenuto, con i loro insegnanti dal gruppo ormai consolidato, entrarono in ordine nelle loro aule per intraprendere  un nuovo anno scolastico per un futuro migliore e arricchimento culturale!!


STUDENTI  INCOLONNATI



                                                  CON  SIMPATIA  E  STIMA,  WILLY

                                         NIZZA  MONFERRATO---15-NOVEMBRE-2024

mercoledì 13 novembre 2024

RICORDANDO GIANPIERO DAGOSTO

 

                                      RICORDANDO  GIANPIERO  DAGOSTO


Il 19 Settembre del 2024' è mancato all'affetto dei suoi cari "GIANPIERO  DAGOSTO" di anni 90 ( nato il 29 Aprile del 1934), lo voglio ricordare  anche se in ritardo per via di urgenti situazioni familiari e mi duole di non essere stato presente al suo funerale,... con queste parole!


GIAMPIERO  DAGOSTO

 E' stato per me un conoscente improvvisato che capitò sulla mia strada tramite il Web, dopo quel giorno i nostri dialoghi si moltiplicarono all'infinito descrivendo le nostre storie assai interessanti fin quando un giorno trovai il suo nome sul profilo Facebook ed è stato un susseguirsi di notizie, commenti, emozioni, il racconto  di quest'uomo iniziò a combaciare e intrecciarsi col nostro percorso iniziando a "chattare", scambiandoci notizie sorprendenti con entusiasmo capendo chi eravamo e ritrovandoci come vecchi amici, perciò ho scoperto un amico sincero facendomi intuire dal suo passato trascorso di essere già stato al mio paese di nome Quattordio. Per la prima volta c'incontrammo al suo paese natale di nome Zanco fraz. di Villadeati (AL)


ZANCO  Fraz. di Villadeati--AL-(vista panoramica)

il 20 Ottobre-2022, tramite l'amico Domenico Damasio  nonchè suo cugino che mi fece da guida e interlocutore e mi accolse con un caloroso e affettuoso abbraccio  e ci raccontammo le nostre vicende familiari specialmente  i suoi ricordi Quattordiesi e con vecchie foto ingiallite estratte da un vecchio album di famiglia le varie vicende succedute e vissute nel lontano passato e queste fonti d'informazioni rallegrarono la mia mente facendone uso per costruire e scrivere il racconto che troverete sul mio blog intitolato: "HO  RITROVATO  UN  AMICO"; l'amicizia discreta  ci legava anche per via della conoscenza verso la mia famiglia tramite mio fratello Guido e mia sorella Beatrice amica della sua consorte di nome Giusy  e alcuni coetanei, lo stimolavano a raccontare  e dopo  c'invitò a pranzo in un caratteristico ristorantino del posto, (da Maria).


RISTORANTE  DA  MARIA

 Lo  ricordo come un  fratello maggiore, semplice, gentiluomo, premuroso, colto, sorridente,  esprimendo con modo pacato e garbato la sua storia e a fine giornata ci salutammo promettendoci di rivederci la prossima volta;  infatti ci rivedemmo alcuni mesi dopo dov'era ospite alla casa di riposo di Moncalvo, (Villa Serena), il 7 Dicembre-2023 dove l'incontrai per l'ultima volta e riparlammo ancora  del nostro passato con più emozioni e fatti nuovi, la sua permanenza l'ha vissuta con dignità, rispetto, riservatezza senza disturbare il prossimo ma facendo amicizie con altri pazienti che sono doti del suo carattere cordiale, ultimamente mi parlava di qualche acciacco. 


GIAMPERO  DAGOSTO

Era  una brava persona, intelligente, gentile con parole affettuose, simpatico, un uomo  d'altri tempi, dalla mente lucida, brillante e piena di ricordi, non dimostrava la sua età e gli dissi, hai lo spirito di un giovanotto e a fine giornata ci salutammo e da quel giorno non lo rividi più. Dopo un po' di tempo il cugino Domenico Damasio mi disse che ultimamente era ricoverato all'ospedale di Asti e in un secondo momento a Torino, il suo organismo era in affanno e lo curavano con indicate terapie  e l'ultima volta che ci contattammo via "Messenger" brontolava dicendomi che sta mettendo pezze alla sua salute, (non c'è più il tenacio di una volta) frase mitica e gli risposi; Gianpi sei un uomo ancora in gamba, tieni duro e ( il tenacio lascialo ai ciclisti). 


GIANPIERO  DAGOSTO

Da allora non ci furono più contatti, fin quando, improvvisamente in un breve  lasso  temporale, seppi della sua morte dalla figlia Paola e dall'amico  Domenico; caro Gianpi ti sei spento come una stella, spiccando il volo tra le vie infinite del cielo, ti sei ricongiunto alla tua amata Giusy scomparsa ormai da tempo, te ne sei andato in punta di piedi spezzando in un attimo quel filo che ci univa, ti ricorderò con affetto e dolcezza come tu eri, nel mio cuore e nella mia memoria,.... Nel  Silenzio  fa Rumore  Solo  Chi  Manca!!


                                       CON  AFFETTO, STIMA E SIMPATIA--WILLY

                                    NIZZA  MONFERRATO--14-/NOVEMBRE-2024