I DUE SACRESTANI
Era un brav'uomo, uno spilungone d'altri tempi, un uomo dal fisico magrolino, longilineo con lo sguardo amichevole da buon provinciale. Quand'era in bici, la sua pedalata era lenta, misurata, studiata come i suoi pensieri di quel momento. Un bel giorno si accasò con una vedova del posto e da quel momento lo vidi più allegro, più pimpante e meno schivo, ma lui era sempre in Chiesa per offrire i servigi da buon sacrestano al suo buon parroco e ai buoni parrocchiani e tra loro si capivano senza tante parole, solo con sguardi e cenni del capo! La sua vita trascorsa fra Chiesa e lavoro tuttofare continuò sempre a favore degli altri e per sé, non so come si chiamasse, lo conoscevo solo di vista e non sapevo che era anche il fratello di un altro "sacrista" che operava nella chiesa di S. Giacomo. Questo fratello con quale nome si chiamasse non saprei, non so se era il minore o il maggiore dei due ma anche lui era un buon sacrestano e un brav'uomo. Era di statura bassa dal fisico robusto con un bel faccione che esprimeva cordialità, bonarietà e salute, era garbato, anche lui un po' schivo come il fratello spilungone, salutava sempre e anche lui utilizzava la bicicletta ma non da uomo ma una mini bici da donna dal colore incerto e forse gli andava bene per via delle gambe corte e robuste, gli facilitava la pedalata stanca, lenta.
Osservandolo da dietro, la sua andatura ciclistica era dinoccolata, un po' scomposta, le sue movenze erano costanti, energiche, un po' buffe e alcune volte lo vedevo a piedi.
Ultimamente le ginocchia le dolevano non poteva salire tanto bene le scale di casa fin quando la sua salute peggiorò del tutto e un bel giorno ci lasciò per sempre!
Il racconto, è lo stralcio della vita di due uomini comuni , di due fratelli sacrestani normali cittadini di provincia che da fratelli hanno servito con devozione e semplicità nelle comunità parrocchiali di allora, aiutando con fede cristiana sia i parroci del momento e noi parrocchiani, un tipo di mestiere che si sta perdendo nel tempo e il ricordo dei due fratelli sacrestani, hanno impresso nella mia mente "il bel tempo che fu" e con stima, affetto e simpatia, rimarrà nel mio cuore e nei cuori dei parrocchiani!!
Antonio Colli Tibaldi-willy-
Nizza Monferrato 12 Aprile 2018