LA BADANTE
In una cittadina del Monferrato c'era una famiglia composta da giovani genitori con figli compresi gli anziani suoceri, abitavano in una bella villetta in periferia, in quel periodo i due ottuagenari erano malati, lui affetto da Alzheimer e lei con tumore all'intestino. La giovane coppia era impegnata nel lavoro in località diverse mentre i due figli frequentavano l'università, per accudire e badare i due anziani (genitori della moglie), oltre all'estremo aiuto dato dalla loro figlia, gli sforzi erano incombenti, stancanti e assidui, il tempo era poco, non potevano conciliare il lavoro con la loro malattia e pensarono di assumere una badante, ma quale?
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LE BADANTI |
Nel frattempo in casa c'era già una donna di una certa età che si prodigava nelle faccende domestiche aiutando con la sua disponibilità alla bisogna i due infermi, però, era fisicamente minuta e sorreggere il vecchio e sportarlo da un posto all'altro ci voleva forza che lei non aveva e per la prima volta assunsero una badante tramite un'agenzia del posto ed indicarono una donna di colore dicendogli che la sua funzione era di sorvegliare l'anziano, di stargli vicino e prendersi cura dei suoi bisogni e lei lo prese alla lettera. Giovane sui 35anni, fisicamente in forma, carina, pantaloni bianchi attillati, camicetta di colore verde aderente, rossetto sulle labbra, unghie laccate, capelli neri a caschetto, sempre sorridente, sembrava che dovesse andare ad una festa e da contratto mangiava e dormiva a casa loro per tutta la settimana tranne la Domenica, era il suo giorno libero. La vecchia non era contenta, con astio non era convinta di quella ragazza tutta in ghingheri potesse svolgere con dovizia questo compito, infatti la badante durante il giorno stava accanto all'anziano seduta sul sofà a guardare la Tv girando in continuazione i canali col telecomando mentre l'uomo non capiva cosa stesse facendo a causa della malattia, la donna aveva un vizio, masticava gomma americana per tutto il giorno e alla sera invece di sputarla nella spazzatura, l'appiccicava sotto il tavolo della sala dov'era posizionato il televisore. Non era una ragazza tuttofare non dava una mano alla moglie del vecchio ad aiutarla a riassettare o per qualche altro compito, era sempre lì accanto all'uomo che non parlava ma sonnecchiava a limarsi le unghie, masticando in continuazione la gomma e guardare la tv, finchè un giorno l'anziana donna si accorse che era appiccicata al tavolo, andò su tutte le furie e la mandò al diavolo. Cambiarono badante e consigliarono una rumena dal fisico robusto, bionda di capelli, molto spigliata, parlava correttamente l'italiano, era una persona alla mano, abituata al suo paese a svolgere lavori pesanti. Durante il giorno aiutava l'anziana a far da mangiare, cucinava ogni tanto il piatto tipico del suo paese, svolgeva con celerità le faccende domestiche, zappava la terra nell'orto, innestava piantine di pomodori e altre verdure legandole alle canne con fettucce di stoffa per non rovinare il gambo, trasportava l'anziano dal sofà alla carrozzina come un fuscello, non c'era da ridire sul suo operato sembrava tutto rose e fiori. L'armonia regnava in quella famiglia tra baci e abbracci ma a lungo andare venne fuori il suo vizio! Un giorno, di pomeriggio, la badante mentre lavava i panni nel lavatoio situato in garage piangeva e continuava lamentarsi di qua e di là per chissà quale ragione. In quel pomeriggio in casa c'era il genero marito della figlia dei due anziani e gli chiese il motivo di quelle lamentele con il disagio che ne derivava ed ella rispose in modo vago e un po' scoordinato che la suocera e la cugina criticavano gli stranieri o immigrati, ma non era vero e più lavava e più continuava con le sue litanie, il genero stufandosi, chiamò al telefono la moglie sul posto di lavoro e gli disse dell'argomento dicendogli che la badante rompeva i coglioni e di venire al più presto per chiarire il perché! La moglie arrivò, chiese e le chiese del suo disagio ma sul momento non seppe rispondere era confusa e straparlava i suoi ragionamenti non erano coerenti, era il periodo natalizio e la moglie pensò che la badante fosse triste e malinconica perché lontana dalla famiglia residente in Romania e con dolcezza e tatto gli chiese se voleva telefonare ai suoi per sentire come stavano e augurare buone feste. La fece sedere accanto all'apparecchio e nel frattempo disse se desiderava un cioccolatino, una sigaretta, una caramella e rispose sìì,...e tentò telefonare ma non ci riuscì, sbagliava numero, lo ripeté, idem come prima non riusciva a concentrarsi, ad un certo punto ebbe un sussulto di stomaco e vomitò un liquido rosso, i due coniugi si spaventarono credendo fosse sangue dovuto ad emorragia intestinale, ma dall'odore capirono che era vino,... era ubriaca, con stupore e spavento i due coniugi la sdraiarono sul sofà della sala la quale si addormentò all'istante russando con sibilo! Per precauzione chiamarono l'amica dottoressa per verificare lo stato di salute della suddetta; gli slacciò la camicetta e gli auscultò il battito del cuore ed era ok, gli abbassò un po' i pantaloni per sentire stomaco e pancia col tocco delle mani e poi con un bel sorriso ironico e divertito l'amica dottoressa estrasse dagli slip della badante un oggetto dicendo,...ecco qui un bel cavatappi per stappare bottiglie di vino,... che lei sgraffignava all'insaputa della famiglia dalla cantinetta dov'erano custodite....ecco svelato il suo vizio, gli piaceva bere vino come gli uomini del suo paese. Con stupore, ironia e un po'di sarcasmo sorrisero tutti e tre, mentre la badante russava della quarta, in un secondo tempo dando una sbirciatina alla cantinetta notarono i vuoti fra le bottiglie dove eventualmente la donna prelevava e beveva di nascosto, il genero e la suocera andarono su tutte le furie, la volevano licenziare in tronco, giustamente non potevano aver più fiducia in lei, non potevano lasciarla sola col suocero con una badante ubriaca, ma la figlia intervenne placando l'ira del familiari, sgridò la donna che promise di non farlo più e la tenne ancora qualche mese, a tavola la suocera disse all'aiutante che d'ora in poi poteva bere solo un bicchiere di vino a pasto e chiuse a chiave la cantinetta tenendola in tasca del grembiule e guai a chi la tocca,...tuoni e fulmini, nel breve tempo il suocero morì, la badante fu congedata e la storia finì, e attenzione alla prossima badante!!
CON SIMPATIA E IRONIA WILLY
NIZZA MONFERRATO --9/NOVEMBRE/2024
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