A LETIZIA LOVISOLO
Nel tardo pomeriggio del 7 Agosto è mancata all'affetto dei suoi cari Donna Letizia Lovisolo, mamma di Giuseppe e di Elio mio compagno di Leva. Voglio ricordare questa cara donna, che ha attraversato il corso della mia infanzia e adolescenza quando a giorni alterni andavo a trovare l'amico Elio nella sua bella casa per giocare e stare in compagnia. Ogni volta che entravo dal vecchio portone e attraversando un portico dal pavimento sterrato, sbucava all'improvviso una bella cagnetta chiamata "Luscì", di razza meticcia di colore nero con sfumature marroncine, arrivare di corsa abbaiando trionfante a più non posso e guarda caso saltellava all'altezza delle mie chiappe mordicchiandole ed io tentavo con timore di evitare il festoso contatto. Dopo il portico si entrava in un bel cortile cementato, nel mentre donna Letizia era nel suo orticello a controllare le sue verdure coltivate con perizia, dai pomodori alle melanzane, dai peperoni alle zucchine, dall'insalate alle patate e così via. Aveva un debole per i fiori, accudiva con passione le piantine di gerani, di petunie e tante altre specie, trapiantandoli in diversi vasi, li curava con dovizia particolare, innaffiandoli, spuntando i rametti e le foglie rinsecchite, concimando il terriccio a dovere e come corollario finale curava con armonia il suo bel roseto, tutto ciò lo faceva per diletto. Era una donna instancabile, s'impegnava nel suo laboratorio ricavato da una vecchia stalla, a produrre piccoli lavori di assemblaggio per una ditta limitrofa, era una donna intelligente e dal viso sorridente. Nella sua semplicità manuale, era anche acculturata nel suo piccolo, (gli piaceva andare a scuola così disse un giorno), anche se aveva fatto solo le Elementari, se avesse potuto nella sua vita avrebbe continuato a studiare, aveva una bella calligrafia e la si notava quando con piacere scriveva con eleganza i biglietti d'auguri per i compleanni, gli onomastici, i saluti Natalizi e Pasquali, a parenti ed amici.
![]() |
Letizia Lovisolo |
Per entrare in casa si salivano due gradini e ti trovavi in una bella cucina ben arredata con una bella stufa che troneggiava in un angolo, dove mamma Letizia di tanto in tanto sfornava delle buone torte preparate con le sue mani, a merenda mi offriva sempre una bella fetta. Il pane lo cuoceva nel forno Comunale o dal panettiere Poncino, mentre il rimanente della pasta la utilizzava per riempire gli stampini a stella per farne biscotti; inoltre era specialista nel preparare l'insalata russa molto apprezzata dai familiari e conoscenti. La cara Letizia dal viso simpatico, bonario, sorridente, dal fisico minuto ed esile aveva un carattere deciso, di polso, lei si interessava di tutto, era lei che controllava e governava casa e famiglia. Era molto religiosa e quasi tutte le mattine presto, si recava a messa. Donna dagli occhi vivaci, allegra, infaticabile, aveva sempre qualcosa da fare, non si fermava mai era molto energica e non per niente è vissuta così a lungo; il suo nome, "Letizia", è un nome augurale che vuol dire "gioia, lieto, felicità, allegria" e tutti questi aggettivi gli si addicono come comportamento e carattere nella sua lunga vita., alternando il suo lavoro a una sana allegria con animo gioioso.
![]() |
Letizia alla festa della Leva contenta e riservata con accanto il marito Remigio |
![]() |
Letizia festeggiata dai figli Elio e Giuseppe per i suoi 100anni alla casa di Riposo La Rocca |
Questa donna straordinaria ormai centenaria anzi 101compiuti a Febbraio di quest'anno, da anni non l'ho più vista ne incontrata e quando ho saputo tardivamente della sua scomparsa mi son sentito orfano di un tempo ormai perduto di un "bel tempo che fu", di un mondo ormai scomparso che non torna più, ma ricordando ì primi anni dell'adolescenza trascorsa in quel periodo genuino, semplice, dolce, tranquillo, fra quelle quattro mura della sua dimora, mi rallegra e mi commuove ricordando una persona cara, gentile, sorridente, educata, intelligente dal nome altisonante "Letizia" che sarà sempre vivo nel mio cuore di bambino, di adolescente e di adulto.
Caro Antonio, sei un caro amico (di quelli rari). Con queste parole mi hai riportato ai tempi ormai trascorsi ma a noi così famigliari:
RispondiEliminaGrazie di cuore! Un abbraccio
Elio
Caro Elio, compagno di Leva e di gioventù, ti ringrazio x le belle parole d'affetto e di stima, ti auguro lunga vita a Te e alla tua dolce metà!! come sempre, il tuo amico willy!!
Elimina