VIALE DON GIOVANNI BOSCO - NIZZA M.
Settembre stava finendo in un tripudio di colori e tramonti erano gli ultimi giorni tiepidi di una lunga estate che allungava le mani sull'arrivo del mese di Ottobre, mentre nel cielo azzurro galleggiavano candide nuvole. L'autunno era alle porte e mentre camminavo per le vie di Nizza, ad un certo punto svoltai lungo una via anzi un viale dall'ampia strada fiancheggiata da alberi e vialetti laterali che rendevano il percorso più attraente e notai l'insegna intitolata a S. Giovanni Bosco, guardandomi intorno, belle villette e belle palazzine colorate spuntavano da cortiletti recintati, il nome altisonante di queste piante è il "Tiglio".
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Viale alberato Don Bosco
 | l'insegna del viale
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Un albero maestoso, elegante, può vivere oltre ai 2000anni, la sua altezza raggiunge dai 25 a 40mt se non di più, la sua chioma è ampia e tondeggiante, gli antichi romani elessero quest'albero a simbolo di (longevità); la loro fioritura avviene in primavera tra giugno e luglio, in quel periodo la pianta spande nell'aria un profumo piacevole che attira numerosi api e bombi, (N.B- il bombo è più grande dell'ape e meno aggressivo),
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| fiori sbocciati del tiglio |
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| fioritura del tiglio |
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| tigli |
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| "Bombo" |
perde le foglie in autunno le quali sono grandi a forma di cuore con il margine seghettato; questi alberi contengono anni e anni di storie, con tutto quello che hanno visto, sentito, tutti i segreti che hanno dentro, sono aria, acqua e storia con un po' di sole l'albero sfrutta il miracolo della
fotosintesi, (che avviene di giorno in presenza della luce solare, combina un po' d'acqua con l'anidride carbonica dell'aria per creare i mattoni della propria crescita e produce l'ossigeno per noi terrestri e camminando, mi balenò alla mente di cercare indietro nel tempo la nascita e la nomina di questa via o viale alberato tramite la ricerca di eventuali documenti cartacei.
Cenni storici: trovai con soddisfazione che la storia di via don Bosco nonché diventato viale a Nizza Monferrato è legata all'Oratorio Salesiano fondato da "don Giuseppe Celi" nel Settembre del 1941' diventando un punto di riferimento per tanti giovani.
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| Don Giuseppe Celi |
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| Oratorio Salesiano San G. Bosco |
Il primo incontro documentato su Don Bosco, avvenne il 21 Agosto del 1871' su invito della Contessa Gabriella Corsi di Bosnasco e nel 1879' a Nizza M. fu trasferita la "Casa Madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice da Mornese per volontà di Madre Maria Domenica Mazzarello" alla quale è dedicata una via laterale al viale e un monumento, idem per il Santo G.B, cofondatrice dell'Istituto insieme a lui, è stato un importante centro educativo e spirituale frequentato da giovani nicesi.
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| Don Giovanni Bosco |
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| insegna dedicata a Suor M. Mazzarello |
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| Don Giovanni Bosco |
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| Madre Maria Mazzarello |
Il viale fa parte di un percorso che ripercorre i luoghi più significativi della storia salesiana a Nizza M, fu probabilmente alberato per ragioni statistiche e ambientali come progetto di abbellimento urbano, una iniziativa per migliorare la qualità dell'aria e l'ombreggiatura per i cittadini e collega la parte più centrale e storica della città. La storia della via purtroppo non è documentata ma specifica alcuni dettagli sull'illuminazione che può essere dovuta ad una proposta Comunale per evidenziare la zona, mentre l'alberatura potrebbe fare parte di un progetto di riqualificazione urbana più ampio anche per altre vie della città, creando zone d'ombra per i pedoni, legata a pratiche urbanistiche e sociali diffuse tra il XIX e il XX secolo. Il viale ha qualcosa di romantico, antico, un po' magico e imbrattato di storia, chissà pensai quante persone ha ritroso nel tempo ha percorso e calpestato questo terreno che allora era solo terra battuta ed ora è asfaltata, chissà quanti nicesi si sono romanticamente conosciuti e amati, chissà quanti baci furtivi fra giovani coppie e fidanzati, chissà quante altre storie sono sbocciate!
In autunno la via è piena di foglie ingiallite, cadute lentamente dai molteplici rami degli alberi, ricoprendo in breve tempo i vialetti laterali inghiaiati formando un soffice tappeto, mentre le ultime lame di luce solare filtrano fra i rami. Percorrendo i vialetti, mi sembra di camminare verso un'orizzonte indefinito, non ci sono salite o discese ma la diritta via, intorno a me aleggia il silenzio disturbato solo dal transitare di qualche automobile, correnti d'aria impattano sul mio collo coperto dal colletto del mio giubbotto che indosso, i miei occhi sono rivolti verso spazi, qualche panchina spunta fra gli alberi,
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vialetto laterale dx
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| vialetto laterale sx |
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| panchina |
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| panchina |
alcune persone camminano ai lati della strada, mentre in lontananza sento la sirena di una ambulanza che corre veloce chissà dove. Alla fine del viale dopo una gradevole e confortevole passeggiata all'ombra e riparo dal sole appare improvvisamente un cancello aperto che indica l'entrata e termina a contatto con l'Istituto la cui insegna è intitolata a "Nostra Signora delle Grazie " che oltre a svolgere alcune funzioni religiose è adibita a scuola paritaria per studenti, ed è sopranominata il " viale della Madonna".
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| Istituto "N. S. delle Grazie" |
E' un percorso che nei pomeriggi e alle serate estive per chi piace camminare e rilassarsi dopo una giornata di lavoro e di fatica, trova un po' di pace, serenità, tranquillità, un po' di frescura, lontano da frastuoni e rumori molesti, tante persone si ritrovano per chiacchierare, ridere e scherzare in compagnia di amici, vicini di casa, parenti, gustandosi anche un gelato, mentre alcune coppiette sedute su panchine improvvisate alla luce soffusa di un lampione si scambiano frasi d'amore e effusioni. Durante la stagione autunnale, la via ha qualcosa di malinconico, nostalgico, il clima è uggioso, le giornate sono plumbee e lente come il tempo che scorre lentamente e lentamente ritorno sui miei passi verso casa!
CON SIMPATIA--COLLI TIBALDI-WILLY
NIZZA MONFERRATO--NOVEMBRE-2025